Spezzano Albanese (Cosenza). Le proprie confidenze conviene tenersele tutte per sé, o se proprio le si vuole esternare a qualcuno, conviene scegliere meglio le proprie amicizie. Avrà tratto questa morale una donna di Spezzano Albanese che, per mesi, si è confidata con una sua amica, salvo scoprire successivamente che la destinataria delle proprie confidenze era la stessa persona che le estorceva denaro con telefonate e lettere anonime, con le quali minacciava la malcapitata di svelare i suoi segreti.
Grazie a un’attività d’indagine che si è protratta per un mese, i carabinieri hanno smascherato una donna che, fingendo di essere amica intima della vittima, ha utilizzato la sua conoscenza dei fatti privati per estorcerle del denaro.
Le richieste estorsive sono cominciate all’inizio dell’anno, quando la vittima, ignara del doppio gioco architettato dall’amica, ha ricevuto messaggi e richieste di denaro, da consegnare mensilmente, e in luoghi diversi che le venivano di volta in volta comunicati, per un ammontare variabile, ma mai inferiore ai 250 euro.
I carabinieri hanno intuito che qualcosa non quadrava quando, il mese scorso, la vittima ha consegnato proprio all’amica la somma che avrebbe dovuto lasciare nel posto convenuto dall’ignoto ricattatore.
I carabinieri si sono appostati nelle vicinanze del luogo indicato ma non hanno visto arrivare nessuno. Ieri l’epilogo della vicenda, quando doveva venire consegnata la tranche di ottobre e la donna sospettata si è recata insieme alla vittima nel luogo dell’appuntamento. Poco dopo che le due donne si sono allontanate, è giunta una Volkswagen Golf nera, condotta da un uomo (37enne rappresentante di Cosenza, incensurato). Al suo fianco c’era proprio la “falsa amica” della vittima, di 34 anni. Entrambi sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di estorsione aggravata.