Reggio Calabria. Alluvione a Messina, uomini e mezzi del 118 di Reggio Calabria in prima linea.
Protagonisti nei soccorsi alle popolazioni funestate dal violento nubifragio che si è abbattuto sui villaggi della costa jonica. Gravissime le emergenze, anche di carattere sanitario, manifestatesi subito dopo gli straordinari eventi atmosferici che nei giorni scorsi hanno messo in ginocchio la dirimpettaia città dello Stretto. Così la Commissione straordinaria dell’Azienda sanitaria provinciale numero 5 ha ritenuto opportuno, di concerto con il direttore dell’Area dipartimentale Servizio urgenza emergenza medica “118”, il dottore Gabriele Napolitano, di soddisfare le richieste d’aiuto provenienti dalla sponda sicula dello Stretto e ha inviato, nell’immediatezza, un mezzo mobile di soccorso adeguatamente attrezzato e con equipe medicalizzata. Ad operare, nelle giornate del 3 e 4 ottobre, sono stati due autisti (Antonio Cristiano e Domenico Mandalari), due infermieri (Paolo Minniti e Patrizia Calabrese) e due medici (Davide Giglio e Francesco Oliva), che hanno prestato la propria attività, nel rispetto dei protocolli di centrale sulle maxiemergenze, alle direttive del primario del Suem 118. Lo stesso Napolitano ha concordato con le squadre impiegate sul posto, le modalità di intervento in estemporanea ed in tempo reale, per assicurare assistenza sanitaria, cure mediche, interventi con elicottero e trasporto presso i presidi ospedalieri. Nella prima giornata, nel campo base di Santa Margherita, a cura degli operatori è stata approntata una postazione medica avanzata per la ricezione ed il primo soccorso degli alluvionati giunti a bordo di otto elicotteri che facevano la spola con i centri abitati distrutti dal tremendo evento alluvionale. Subito a disposizione di un tenente colonnello dell’Esercito a comando delle operazioni, l’equipe del Suem 118 reggino, coadiuvata dagli operatori della Protezione civile e dell’esercito, ha visitato 100 sfollati di cui 10 in codice giallo (medio-grave entità) ai quali sono state fornite le prime cure mediche prima di essere trasportati presso il D.E.A. del Policlinico universitario di Messina, mediante l’utilizzo di diverse ambulanze messe a disposizione dalla centrale operativa del 118 messinese. Contestualmente sono stati trattati con successo 2 codici rossi (estrema gravità) raggiunti con l’utilizzo di elicotteri a bordo dei quali ad operare le manovre sanitarie sono stati proprio un medico e un infermiere del 118 di Reggio. Nella seconda giornata, sempre a disposizione del campo di Santa Margherita, le squadre inviate dalla centrale operativa del 118 reggino, si sono recate mediante un elicottero del Corpo forestale dello Stato, nel villaggio di Altolia, forse il più colpito dalla catastrofe. Atterrato sul tetto di una scuola, il personale medico e paramedico, condotto da militari, forze dell’ordine e volontari della zona, ha raggiunto i pazienti intrappolati nelle abitazioni coperte da fango e detriti, prestando la necessaria assistenza sanitaria ad una decina di loro. Insomma “Operazione Giampilieri” riuscitissima sotto tutti gli aspetti. E per la quale gli operatori hanno ricevuto le congratulazioni della Protezione civile e della Prefettura messinese. Ma anche un ritorno di immagine per l’intera Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria che, anche in quest’occasione, ha mostrato di poter contare su un personale medico e paramedico di tutto rispetto e su un livello dirigenziale che sicuramente fanno della centrale operativa del Suem 118 un punto d’eccellenza del sistema sanitario calabrese.
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