Reggio Calabria. Il territorio messinese, colpito dalla tremenda alluvione dei giorni scorsi, e’ simile nella morfologia a quello calabrese e reggino in particolare e sia da loro che da noi, ci si interroga sulle cause dei vari disastri che ciclicamente si abbattono nelle nostre zone ,ma solo dopo che le tragedie si compiono. La cultura della prevenzione non ci appartiene piu’ e cosi siamo costretti ogni volta a contare vittime. E’ vero che l’uomo ha favorito i disastri con l’ abusivismo selvaggio, ma è pur vero che niente si è fatto negli ultimi trent’anni per contrastare il dissesto idrogeologico. Difatti la maggior parte delle frane e degli smottamenti, avvengono perchè le zone montane e collinari, le aste fluviali e i valloni non ricevono più la necessaria manutenzione come la ricevevano un tempo. I consorzi di bonifica, nacquero all’indomani delle alluvioni degli anni 50 e venivano impegnati nella costruzione di briglie e rimboschimenti per arginare l’ erosione delle montagne che causava le alluvioni a valle. Oggi la Calabria ha piu’ di diecimila operai idraulico-forestali i quali spesso sono protagonisti loro malgrado di accese polemiche sulla loro utilita’ e sul loro numero, come di recente uomini della lega lombarda hanno rivolto all’ indirizzo di questi lavoratori. Non tutti sanno però che i vari governi che si sono succeduti compreso l‘attuale, hanno stanziato fondi per questa categoria appena sufficienti a pagare loro gli stipendi, senza avere risorse per effettuare i lavori a cui essi sono preposti come opere idrauliche, bonifiche e manutenzioni varie. E allora perche’ non destinare somme aggiuntive a questa importante categoria e utilizzarla proprio per la difesa preventiva del suolo? Sono sicuro che si ridurrebbero drasticamente i fenomeni franosi e i danni alluvionali che devastano i nostri territori . auguriamo che questa miope politica in futuro dia piu’ attenzioni al dissesto idrogeologico considerato che la ricostruzione costa molto piu’ della prevenzione ……ma forse e’ proprio questo e’ il problema.
Francesco Lo Giudice consigliere Pd della XV