Catania. La Polizia denuncia falso carabiniere

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Il 26 agosto scorso, il perplesso titolare di un noto negozio di calzature di via G. D’Annunzio, si è presentato presso il Commissariato di Polizia di Stato “Borgo Ognina” riferendo che un giovane, qualificandosi “carabiniere” e mostrando il relativo “tesserino”, era entrato nel suo esercizio commerciale ed aveva eseguito un controllo per le diffusioni musicali. Al termine gli aveva rilasciato un modulo, intestato “SCF”, relativo alle risultanze dell’accertamento.
Insospettiti dall’insolito comportamento, la polizia giudiziaria del Commissariato ha chiesto ai colleghi dell’Arma se avessero effettuato controlli amministrativi o di altro genere in quella zona, ricevendone risposta negativa. Contestualmente si è appurato che numerosi altri esercizi commerciali della zona erano stati oggetto dello stesso controllo. Pertanto, svelato l’acronimo “SCF”, si è appurato che una società aveva dato incarico ad altra società che, a sua volta, aveva incaricato a un’altra ditta, che aveva dato incarico a contratto a un uomo di 30 anni, di eseguire un’indagine conoscitiva sulle diffusioni musicali all’interno degli esercizi commerciali.
L’uomo, che nel 2004 era stato socio simpatizzante della “Associazione Nazionale Carabinieri”, per facilitare lo svolgimento del proprio compito e superare la naturale diffidenza dei titolari dei negozi da controllare, aveva escogitato di spacciarsi per “carabiniere”, approfittando del tesserino di “socio” che gli aveva consegnato l’Associazione e che, mostrato con abile rapidità, si prestava a far cadere in equivoco l’ignaro titolare del negozio. Nelle scorse settimane, su convalida dell’Autorità Giudiziaria, gli Agenti del Commissariato Borgo-Ognina, hanno sequestrato all’impostore un “distintivo in metallo recante dicitura “associazione Nazionale Carabinieri” con custodia in similpelle di color nero”, denunciandolo a piede libero per “possesso di segni distintivi contraffatti”.

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