Soverato (Catanzaro). Un ventottenne di Gagliato, si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Soverato. Il giovane era sfuggito all’arresto il 22 agosto, quando fu scoperto mentre, con i suoi due fratelli, era intento ad irrigare una piantagione di canapa indiana. Sfuggito alla cattura, al contrario dei fratelli, immediatamente tratti in arresto, il giovane, il cui stato di latitanza era stato ufficialmente proclamato il 30 settembre, ha concluso la sua fuga costituendosi ai carabinieri, affiancato dal suo legale di fiducia. A nulla erano valsi i tentativi di individuarlo compiuti dai militari dell’Arma della Compagnia di Soverato, affiancati dagli uomini dello Squadrone Cacciatori. I fratelli erano stati sorpresi mentre, in località Mastrocarro di Gagliato, innaffiavano un terreno all’interno del quale erano state coltivate 1210 piante di marijuana, dell’altezza di quattro metri. Gli inquirenti ipotizzano che altre persone siano coinvolte nella cura di un appezzamento di terreno così ampio.
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