Catanzaro. Nel contesto di due differenti operazioni, la Dia di Catanzaro ha sequestrato beni per una cifra complessiva di tre milioni di euro, appartenenti a due sorvegliati speciali, un uomo di 50 anni, di Zungri (Vibo Valentia) e a un uomo di 55 anni, di Corigliano Calabro (Cosenza). I provvedimenti di sequestro sono stati emessi su disposizione delle sezioni misure di prevenzione dei Tribunali di Vibo Valentia e di Cosenza.
Al primo, ritenuto contiguo al clan Mancuso, sono stati posti sotto sequestro beni per un valore di 1 milione di euro, al secondo i beni sottoposti al provvedimento giudiziario raggiungono la cifra complessiva di 2 milioni di euro. Nelle due operazioni sono stati apposti i sigilli a nove appezzamenti di terreno, ad aziende individuali, a sei costruzioni. Sequestrati anche numerosi resoconti bancari e postali. Il primo, già in passato, è stato riconosciuto colpevole in diversi processi in cui è stato condannato per associazione per delinquere, detenzione e porto illegale d’armi, traffico di droga. Il secondo è, invece, considerato dagli inquirenti un affiliato al clan del “locale di Corigliano”. Già implicato nelle inchieste “Big Fire” e “Setup”, al termine delle quali aveva riportato condanne per associazione mafiosa, nel 2004 è stato coinvolto nelle indagini dell’operazione “Sybaris”.