Reggio Calabria. Più spesso di quanto si creda, il luogo di lavoro può trasformarsi in un inferno, a causa soprattutto della competizione e dei rapporti di potere che lo caratterizzano, in cui il lavoratore può subire, da parte del datore di lavoro o dei colleghi stessi, ogni tipo di comportamenti violenti, come abusi psicologici, umiliazioni, emarginazione, vessazioni, maldicenze, che, con il passare del tempo, possono produrre gravi danni alla sua salute psico-fisica. Tutti questi comportamenti vengono indicati con il termine “mobbing”.
La Giunta Provinciale, in attuazione dell’art. 8 del CCNL 24 gennaio 2004, con proprie deliberazioni, ha di recente proceduto rispettivamente all’adeguamento del Regolamento di Organizzazione ed attività del Comitato Paritetico sul Fenomeno del Mobbing ed alla costituzione del Comitato medesimo insediatosi il 5 giugno scorso.
Il Comitato, che si è riunito questa mattina presso la biblioteca del Palazzo della Provincia e che è composto da Maria Francesca Occhiuto, presidente del comitato e dirigente Settore Organizzazione e Gestione giuridica ed economica delle Risorse umane, da Antonia Lanucara, presidente Commissione Regionale per le Pari Opportunità, e da Vincenzo Mileto, Anna Condemi, Rocco Cagliostro, Francesco Mesiti, Giuseppe Amante e Antonello Laganà, si colloca in un ambito preliminare e preventivo di indagine, di verifica e di proposizione di azioni positive per favorire la coesione sociale ed incentivare il recupero delle motivazioni e dell’affezione all’ambiente di lavoro da arte di tutti i dipendenti, si propone, inoltre, di prevenire e contrastare il fenomeno del mobbing.
«Un fenomeno – ha affermato il presidente Occhiuto – che non incide unicamente sulla salute fisica e mentale del lavoratore mobbizzato, ma mina anche la sua efficienza lavorativa, provocando ricadute sulla produttività dell’ente e, di conseguenza, sull’utenza».
«Un serpente terribile che ha mille teste», così Lanucara ha definito il mobbing, riferendosi in modo particolare ai tanti e spesso sottili modi in cui si realizza e il fatto che non riguarda soltanto le donne, ma anche gli uomini, dal momento che lo subiscono proprio i lavoratori più sensibili, più intelligenti e responsabili, a prescindere dal sesso.
In Italia non esiste ancora una legge in materia di mobbing, nonostante siano stati elaborati numerosi disegni di legge; di conseguenza, il fenomeno non costituisce reato a sé stante.
La creazione di questo comitato rappresenta una novità importante per la provincia di Reggio Calabria, che da ora in avanti sarà dotata di un organo che si propone, innanzitutto, di entrare in relazione con i lavoratori, attivando la comunicazione, che rappresenta la prevenzione migliore di tutti i mali sociali.
Noemi Azzurra Barbuto