Reggio Calabria. Gli insegnanti delle scuole paritarie reggine insorgono contro la loro esclusione dall’Avviso pubblico per la concessione di un voucher per l’aggiornamento e la formazione dei docenti della scuola statale calabrese, misura che rientra nel Piano regionale per le risorse umane finanziato dal Por Fse Calabria 2007-2013 (asse IV capitale umano). Il contributo individuale erogato dalla Regione, cha ammonta a 1500 euro da impiegare per l’acquisto di libri, riviste, pubblicazioni specialistiche, hardware e software o per l’iscrizione a corsi intensivi utili ad aggiornare le competenze degli insegnanti, è riservato esclusivamente a docenti di ruolo in servizio nelle scuole statali calabresi di ogni ordine e grado nell’anno scolastico 2009/10. Maestri e professori delle scuole di ispirazione cattolica restano fuori, dunque, ma la Federazione Italiana Scuole Materne non ci sta e torna ancora una volta a bacchettare la Regione, colpevole, a detta del presidente Fism Leonardo Manti, di non tener conto della legislazione nazionale sulla parità scolastica.
«Gli insegnanti delle scuole paritarie stanno subendo una discriminazione illegittima e il vicepresidente della Giunta regionale, Domenico Cersosimo, deve spiegarci perché 420 docenti della provincia di Reggio Calabria non hanno diritto ai voucher per l’aggiornamento. Alla Regione – ha dichiarato il presidente della Fism – si sono scordati della legge sulla parità che inserisce a pieno titolo le scuole paritarie nel sistema nazionale d’istruzione, nonché delle recenti linee guida sulla parità scolastica emanate il 10 ottobre 2008 dal ministro Gelmini. Inviterò le nostre insegnanti a presentare comunque la domanda di partecipazione all’avviso pubblico, riservandoci di ricorrere al Tar nel caso in cui nessuna di queste domande verrà accolta».
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