Monreale (Palermo). Erano le undici di sera circa, quando, nella centralissima Piazza Guglielmo II di Monreale, è scoppiata per futili motivi una violenta lite tra due giovani del posto, un 31enne, e un 29enne del luogo. La lite si è ben presto trasformata in una colluttazione, pertanto, sono state allertate due pattuglie dei Carabinieri di Monreale, che si sono immediatamente recate sul posto. Non appena il 31enne ha visto sopraggiungere la prima autovettura militare, ha scagliato in maniera violenta e incontrollata un tavolino di un esercizio commerciale contro il mezzo militare. Scesi, prontamente, dall’automobile di servizio, gli uomini dell’Arma hanno tentato immediatamente di calmare l’uomo, ma questi ha iniziato a percuotere uno dei militari, che successivamente visitato presso l’Ospedale Villa Sofia di Palermo, ha riportato ferite giudicate guaribile in 6 giorni. Nel frattempo, l’altra pattuglia prestava i necessari soccorsi all’altro giovane malmenato dal 31enne, che riversava sull’asfalto privo di coscienza. Infatti è stato trasportato presso il pronto soccorso dove è stato dimesso con una prognosi di giorni 7 per lesioni varie. Il 31enne, tuttavia, non accennava a calmarsi, pertanto, solo l’intervento congiunto delle due pattuglie ha consentito di immobilizzarlo e ammanettarlo. Contemporaneamente è sopraggiunto il fratello dell’uomo, 20enne del posto, che ha tentato ripetutamente di impedire ai Carabinieri di procedere all’arresto del fratello, spintonando e colpendo, addirittura, un militare, che successivamente visitato presso l’Ospedale Villa Sofia di Palermo, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 8 giorni. Una terza pattuglia è giunta nel frattempo sul posto e solo così si è riusciti ad immobilizzare anche il 20enne che è stato condotto, unitamente al fratello, presso la sede del Comando Gruppo di Monreale, per espletare le formalità di rito. I due fratelli sono stati dichiarati in stato di arresto con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il primo, ancora in evidente stato di agitazione, è stato portato, presso la casa circondariale dell’Ucciardone, mentre il secondo ha trascorso la notte nelle camere di sicurezza della Compagnia di Monreale per essere accompagnato, alle prime luci dell’alba, così come disposto dal pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Palermo, per il rito direttissimo