Cetraro. I Carabinieri di Rende ritrovano un fucile a canne mozze e droga

Cetraro. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Rende, diretta dal capitano Adolfo Angelosanto, hanno ritrovato ieri sera a Cetraro un fucile a canne mozze e 100 grammi di marijuana. Nel pomeriggio di ieri i militari di Rende hanno ricevuto una notizia che in un terreno condominiale di una palazzina a Cetraro Marina potessero essere state nascoste armi e droga. Così i militari, armati di buona volontà ma soprattutto di pala e piccone, si sono partiti alla volta del piccolo paese e si sono messi alla ricerca del condominio indicato come nascondiglio di materiale illecito. I militari dell’Arma sono riusciti ad individuare il palazzo che cercavano. Dietro l’immobile c’era un giardino con della terra smossa da poco e, nonostante l’incessante pioggia, hanno cominciato a zappare. Dopo alcune ore di lavoro e molta terra rimossa, il piccone di un carabiniere ha colpito qualcosa di duro, probabilmente di legno. I militari hanno capito subito che avevano raggiunto ciò che cercavano. Hanno continuato a scavare fino a quando si è presentata davanti ai loro occhi una scatola di legno di Martini. Quale amante di bevande alcoliche poteva avere nascosto sottoterra una scatola di bottiglie di liquore? Delicatamente i carabinieri hanno tirato fuori la cassa ed hanno visto che all’interno c’era un oggetto avvolto da cellophane. I militari hanno scartato così il pacco ed hanno visto che c’era un fucile a canne mozze con matricola punzonata. I Carabinieri sapevano che poteva esserci dell’altro ed hanno continuato così a scavare. Poco distante dalla cassa di Martini hanno trovato anche un involucro di colore rosso ben sigillato. All’interno era nascosta sostanza stupefacente del tipo marijuana.
I carabinieri hanno informato del ritrovamento la Procura della Repubblica di Paola ed hanno avviato le indagini per cercare di capire chi possa avere nascosto l’arma sottoterra ma soprattutto a cosa doveva servire e se sia stata utilizzata per commettere delitti in provincia di Cosenza. La risposta a tutti questi quesiti sarà data dal Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina dove l’arma sarà accuratamente analizzata.

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