La notizia che la nave affondata al largo di Cetraro potrebbe non essere la Cunski non dissipa nessuna preoccupazione nelle popolazioni Calabresi. Condividiamo, per l’ennesima volta, l’opinione dell’assessore regionale Silvio Greco. Confortati dalla straordinaria manifestazione di Sabato scorso, al Governo Nazionale torniamo a chiedere verità. Vogliamo sapere cosa contengono i fusti giacenti nella nave e nelle altre navi presenti. La Calabria, questo purtroppo è certo, grazie a complicità e distrazioni da ricercare e perseguire, è stata per anni, e forse lo è ancora, utilizzata per affondare ed interrare rifiuti tossici e radioattivi. Vogliamo che si analizzino concretamente i siti inquinati e che immediatamente venga predisposto un piano di bonifica e risanamento ambientale. Solo questo potrà restituire serenità alle popolazioni. Solo questo potrà restituire fiducia piena verso il Governo e verso le Istituzioni. Per come ci siamo impegnati nella manifestazione di Amantea, senza queste risposte e senza l’avvio di questo percorso, continueremo la mobilitazione.
Sergio Genco
segretario generale
Massimo Covello
segretario regionale