Reggio Calabria. L’impegno profuso dalla Questura di Reggio Calabria, diretta dal dott. Carmelo Casabona, nell’ambito della strategia anticrimine posta in essere dal massimo vertice della Polizia di Stato in provincia, ha consentito di ottenere un ulteriore risultato positivo nel campo dello sfruttamento della prostituzione. L’attenzione e lo sforzo dedicato a questo deprecabile fenomeno, che si estrinseca attraverso continui servizi espletati con cadenza giornaliera in applicazione dell’ordinanza del Sindaco di Reggio Calabria, e che già il 21 giungo scorso portò all’arresto di due cittadini bulgari responsabili del favoreggiamento di alcune prostitute connazionali, ha consentito di ottenere un altro positivo risultato con l’arresto del giovane rumeno, di 19 anni, per il reato di favoreggiamento della prostituzione nei confronti di una cittadina italiana di 21 anni.
Nella nottata odierna, alle ore 00.30 circa, un equipaggio delle “Volanti” dirette dal vice questore aggiunto Gerlando Costa, ha notato in piazza Garibaldi nei pressi della Stazione ferroviaria un rumeno che in atteggiamento sospetto era fermo accanto alla propria autovettura Opel Astra. Poco distante vi era la giovane prostituta che, seduta in una panchina della piazza, attendeva, con abiti succinti tipici di chi svolge l’attività di meretricio, potenziali clienti. L’attività di osservazione sviluppata nelle immediatezze ha consentito di appurare che il rumeno stava, per l’appunto, controllando l’operato della giovane donna al fine di verificare il lavoro della stessa e nel contempo proteggerla da eventuali aggressori. Alle due e mezza circa di notte, il personale della Polstato ha notato che il rumeno è salito a bordo della propria autovettura e raggiunta la giovane donna, l’ha fatta salire a bordo per dirigersi verso viale Calabria. A questo punto è scattata l’operazione di polizia e l’autovettura è stata fermata in viale Calabria e sottoposta a perquisizione che ha dato esito positivo in quanto è stato rinvenuto, tra il sedile del guidatore e lo sportello sinistro, un bastone in legno di 70 cm tenuto a portata di mano. La successiva perquisizione personale dei due soggetti ha consentito di recuperare alcuni profilattici ed altro materiale utilizzato dalle prostitute. Contestualmente è stata sequestrata, al giovane, una banconota da 50 euro, sicuramente frutto dell’attività di meretricio della donna. La successiva attività investigativa ha consentito di appurare, attraverso l’analisi delle chiamate in entrata ed uscita dei cellulari nella disponibilità dei due fermati, i continui contatti tra di loro che hanno costituito un ulteriore elemento di prova a carico del rumeno circa la sua attività di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. All’esito della positiva attività di polizia, lo straniero è stato tratto in arresto nella flagranza di reato e tradotto, su disposizione del pm competente, presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria.
L’attività di contrasto della prostituzione non ha riguardato, però, solo l’aspetto penalistico, bensì anche quello amministrativo, con l’applicazione dell’ordinanza nr. 94 del Sindaco di Reggio Calabria a carico di una giovane prostituta rumena che esercitava l’illecita attività nella zona del Calopinace. Nel corso di specifici servizi di contrasto del fenomeno della prostituzione, infatti, nella nottata odierna si è proceduto al fermo ed alla identificazione della rumena, alla quale è stata contestata l’ordinanza sindacale ed è stato sequestrato il materiale utilizzato per svolgere tale attività compresi alcuni profilattici detenuti nella borsetta.