Reggio Calabria. Siamo alle solite! Quel pezzo di mare che divide Reggio Calabria da Messina e che comunemente chiamiamo “Stretto” in realtà per i lavoratori e gli studenti pendolari sta diventando sempre più “largo” e difficilmente percorribile. Ieri si è consumato l’ennesimo disservizio da parte della società Bluvia la quale, sempre più incapace e arrogante, offre un servizio (o forse sarebbe meglio chiamarlo disservizio?) piuttosto scadente a danno di quanti, e siamo migliaia, ogni giorno attraversano lo stretto per motivi di lavoro, di studio ecc ecc. Quanto accaduto concerne la corsa delle 8.15 la quale, dopo che il mezzo aveva imbarcato qualche centinaio di passeggeri, costringe gli stessi allo sbarco in quanto il mezzo presentava dei problemi. Ovviamente l’ira dei pendolari è stata manifestata nei confronti degli addetti alla biglietteria i quali non facevano che ripetere che il mezzo di riserva stava arrivando; infatti, passata un’ora e’ mezza l’aliscafo è arrivato tra la rabbia,la stanchezza e la delusione di quanti già della 8 attendevano di potersi recare dall’altra parte dello stretto. La domanda sorge spontanea: ma perché cosi tanta disorganizzazione? Perché così tanta avversione nei confronti di quanti hanno la sola colpa di dover studiare o lavorare spostandosi da una parte all’altra dello Stretto? Perché dobbiamo sempre prestare il fianco alle critiche di quanti sparlano del Sud? Gli abbonamenti e i ticket che la compagnia “Bluvia” impone sono piuttosto onerosi e come pendolari esigiamo che il servizio sia espletato in maniera impeccabile. Soprattutto considerato che, il 28 ottobre u.s., il Consiglio di Stato ha definitivamente chiuso la querelle giudiziaria riguardante l’appalto relativo all’affidamento del servizio triennale di trasporto marittimo nello stretto, ossia la creazione della tanto chiacchierata metropolitana del mare. Il Consiglio di Stato ha dato il via libera all’istituzione del suddetto servizio al Consorzio “Metromare dello Stretto”creato dalla sinergia tra Bluvia, società di navigazione delle Ferrovie dello Stato, e Ustica Lines. Ovviamente, come giovani di Italia dei Valori, siamo assolutamente contrari al giro circolare previsto inizialmente nel progettato della metropolitana del mare poiché, già allo stato attuale, il tempo di percorrenza dal porto di Reggio al porto di Messina e viceversa e’ oltremodo esagerato, se ci mettiamo anche una fermata intermedia il viaggio diventa un pellegrinaggio. Sentiamo anche il dovere di chiedere, anzi, pretendere una riduzione dei prezzi del ticket di viaggio. Considerato il servizio offerto, l’attuale prezzo di viaggio è piuttosto esorbitante. Per cui chiediamo a chi di dovere di intervenire affinché le lacune della scarsa organizzazione siano colmati, almeno, con dei prezzi popolari; ecco perché sosteniamo fermamente la petizione popolare indetta dalla UIL trasporti i quali chiedono che Reggio e Messina siano considerati due quartieri della stessa città e non due realtà impossibili da raggiungere vista l’attuale situazione, creando il ticket di viaggio da 1€ e corse più frequenti. Siamo stanchi di dover denunciare quotidianamente i soliti disservizi di chi, ricevendo soldi dallo Stato, pensa di poter venir meno all’espletamento del suo servizio. Bisogna impegnarsi per cambiare il modo di gestire la “cosa pubblica”. La società “Bluvia” è una società privata che opera nel pubblico e alle regole di questo sistema si deve sottomettere nell’interesse dei cittadini pendolari e non solo delle proprie tasche. Qualora Bluvia non sia in grado di svolgere il proprio servizio (come sta dimostrando) chiediamo che venga sollevata da questo incarico affidando la gestione dello stesso ad altra società. Prima ancora di parlare di Città metropolitana o di Area Metropolitana dello Stretto, forse, sarebbe meglio che anche il sindaco Scopelliti difendesse i suoi cittadini da questa esasperante situazione piuttosto che lanciarsi anima e corpo nella sua campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali.
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