(Photo Asa)
L’interruzione per pioggia, Francesca Schiavone è convinta non abbia cambiato granché. Nella vittoria contro Melanie Oudine nel secondo incontro della finale di Fed Cup tra Italia e Usa al circolo “Rocco Polimeni” di Reggio Calabria, ha influito di più un altro aspetto. «Secondo me anche nella prima parte, finita 4/2 per lei, non c’era così tanta differenza, mi è scivolato via un game e poi ho sbagliato due palle, ma c’era molto equilibrio – racconta a fine gara la tennista milanese – dopodiché lei ha sbagliato 2 palle in più e subito ne ho approfittato, ho sfruttato un po’ più di esperienza». Ma negli occhi di tutti resta ancora il colpo sotto spalle alla rete. Alla Federer, per intenderci. «Da lì, lei ha subito un po’ a livello di personalità, tutto il pubblico che gioisce, io che salto, quei colpi lì sono istinto. E’ stato il punto che ha acceso non solo me ma anche il pubblico». La numero due azzurra è scesa in campo dopo la vittoria della Pennetta, quindi in una situazione psicologia favorevole. «Inizialmente non sentivo tantissimo la tensione, forse ero a un livello di tensione un pochino più alta che non mi permetteva di sentirla – spiega la “leonessa” – ero un po’ spaventata dal fatto che comunque devi affrontare una partita, non dico che hai l’obbligo di portarla a casa ma come obiettivo ce l’hai. Una volta che sono entrata in campo, punto su punto, piano piano andava meglio. Tutti quando stanno per entrare in campo provano emozioni forti che puoi affrontare e vincere nel momento in cui giochi». E la cosa più difficile? «Calcolare quello che c’era in palio, il punto da portare a casa, e fare i conti con me stessa, unire le due cose e far sì che la parte mia che dovevo esprimere uscisse fuori molto di più per tutto quello che c’era da fare. La soddisfazione più bella è stato riuscire a farlo».
Una rimonta che ha dato il secondo punto all’Italia. Ma che è arrivato grazie anche all’apporto del pubblico: «Assolutamente importante – non ha dubbi Schiavone – giocare in casa e fuori sono due cose totalmente diverse. Nel momento brutto, è con te stessa e col tuo team che riesci ad andare avanti. Nel momento di parità e superiorità è importante il pubblico. Sono molto soddisfatta».
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