Cosenza. Arrestato dai Carabinieri di Rende per un “cavallo di ritorno”

Cosenza. Nella tarda mattinata di oggi i carabinieri della Compagnia di Rende, diretta dal capitano Adolfo Angelosanto, hanno arrestato un ragazzo di etnia rom di Cosenza per avere rubato un’autovettura ed avere richiesto al legittimo proprietario, per la restituzione della stessa, la somma di 1000 euro.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, agli ordini del tenente Marco Vivaldi, hanno bussato, oggi ad ora di pranzo, alla porta dell’abitazione di G.B., 30enne di etnia rom già sottoposto agli arresti domiciliari, ed hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del dott. Tridico della Procura della Repubblica, per il reato di furto ed estorsione.
Tutto è nato il 7 maggio 2009 quando un povero cittadino ha denunciato il furto della propria autovettura che aveva parcheggiato in strada a Rende. I carabinieri hanno subito iniziato le indagini e si sono messi sulle tracce degli autori del reato. I ladri non hanno tardato a farsi vivi ed infatti, subito dopo il furto, hanno contattato il malcapitato dicendogli che sarebbe dovuto andare presso il “villaggio rom” di Cosenza se avesse voluto rivedere la propria macchina. Il poveretto si è recato all’appuntamento ma appostati ad osservare ogni movimento c’erano i Carabinieri di Rende. Tre soggetto si sono fatti avanti e, dopo una lunga trattativa, hanno preteso la somma di 1000 euro per la restituzione del mezzo. I tre individui sono andati così a recuperare la macchina rubata che avevano lasciato in un parcheggio condominiale a Rende. All’atto della restituzione sono intervenuti i Carabinieri ma purtroppo nella concitazione dell’operazione solo un soggetto è stato bloccato. La persona fermata dai carabinieri è stata identificata in G.B., 35enne di Cosenza, ed è stata arrestata in flagranza di reato per estorsione e furto. L’autovettura ed i soldi sono stati restituiti nell’immediatezza al legittimo proprietario. Le indagini degli investigatori del Nucleo Operativo di Rende sono però proseguite. Infatti i militari sono riusciti a filmare le fasi della trattativa e così, analizzando fotogramma per fotogramma, hanno identificato uno dei due soggetti fuggiti in G.B., omonimo di quello già arrestato in flagranza di reato ma un po’ più piccolo. In considerazione dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri, il Giudice per le Indagini preliminari di Cosenza ha emesso il provvedimento restrittivo nei confronti del ragazzo rom disponendo l’accompagnamento presso il carcere di Cosenza.
Le indagini dei Carabinieri proseguono per cercare di identificare il terzo componente della banda che ha cercato di estorcere la somma di 1000 euro per la restituzione della macchina rubata.

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