Prostituzione. Sfruttatore scappato in Bulgaria torna a Rosarno e viene arrestato dai Carabinieri

Reggio Calabria. Stretto il cerchio intorno agli sfruttatori che “gestiscono” un gruppo di ragazze bulgare – tra cui anche un transessuale – “al lavoro” ogni sera nei pressi della centralissima pineta Zerbi.
L’attività ha origine nel mese scorso quando i militari del Nucleo Operativo della Compagnia cittadina, diretto dal tenente Francesco Rampielli con il coordinamento del capitano Nicola De Tullio, effettuando ripetuti servizi di osservazione nella zona centro, salita Zerbi, Lido comunale, hanno notato la presenza di diverse prostitute dell’Est. Questi servizi hanno permesso di accertare che due ragazzi della Piana accompagnavano alcune prostitute, le assistevano durante l’attività permanendo in strada ed effettuando giri di ricognizione, fornivano loro cibo ed infine le accoglievano in auto al termine dei rapporti con i clienti, forse per farsi consegnare il denaro.

Il ventidue ottobre scorso i militari del Nucleo Operativo della Compagnia cittadina hanno arrestato un 28enne, di Rosarno che, mentre riaccompagnava in auto una prostituta, è stato trovato in possesso di denaro contante ritenuto provento dell’attività illecita. In quell’occasione il suo complice, forse fiutando la presenza dei Carabinieri, se ne era scappato abbandonando al proprio destino sia il Dimondo sia le “ragazze”.

I Carabinieri hanno da subito avuto l’impressione che il giovane fosse solo una pedina mentre il vero burattinaio di questo mercato del sesso fosse il giovane fuggito. La conferma si è avuta qualche giorno dopo quando, andandolo a ricercare nel suo paese di residenza, Laureana di Borrello, i Carabinieri hanno accertato che il giovane, dopo aver denunciato in tutta fretta lo smarrimento della propria carta d’identità ed averne richiesto un duplicato valido per l’espatrio, si era rifugiato in Bulgaria, dove evidentemente disponeva di appoggi. Il giovane, di 35 anni, non aveva alcuna intenzione di rientrare in Italia.

Stamattina, però, dopo una ventina di giorni di assenza, ha sentito la necessità di ritornare a casa, forse solo per prendere qualche effetto personale che gli consentisse di affrontare il freddo inverno Balcanico. E a Rosarno – nei pressi dello svincolo autostradale – appena sceso da un furgone che solitamente fa la tratta tra la Sicilia e la Bulgaria, ha trovato ad aspettarlo i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Reggio che hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – su richiesta del Sostituto Procuratore Dottoressa Squicciarini – che sottopone il giovane agli arresti domiciliari per sfruttamento della prostituzione.

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