Giordano a tutto campo sulla Provincia

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Fin dall’inizio della mia elezione a consigliere provinciale prima ed alla successiva elezione a Presidente del Consiglio Provinciale, ho fissato i capisaldi della mia attività politica basata sul rigoroso rispetto dei mandati ricevuti, prima dagli elettori che mi hanno onorato della loro stima e fiducia a rappresentarli a Palazzo Foti e poi dall’incarico ricevuto dall’Assemblea Provinciale per l’impegno istituzionale nell’interesse dell’Ente e della provincia reggina.
Esaminando tutto l’excursus dell’attività gestionale amministrativa, alla luce dei risultati conseguiti da questa Amministrazione rispetto ai programmi ed agli impegni assunti nei confronti dell’intera provincia ed a poco più di un anno dalla fine del mandato, mi pongo la domanda se è valsa la pena di aver, con grande sforzo e certosina pazienza, contribuito attivamente a far avviare la seduta del Consiglio del 29 settembre scorso, allorquando si è registrata l’assenza iniziale di ben cinque consiglieri di maggioranza, che avrebbe potuto determinare, a seguito della mancata approvazione nei termini della salvaguardia degli equilibri di bilancio, certamente una grave impasse politica e finanche la procedura di scioglimento del Consiglio con la conseguente chiusura anticipata di questa consiliatura.
Personalmente ritengo di aver rispettosamente onorato la carica rivestita, avendo salvaguardato l’interesse del Consiglio ma, analizzando l’azione amministrativa della Giunta Morabito, devo fare una riflessione: ho fatto bene? Alla luce di quanto hanno detto i consiglieri di minoranza e di quanti, pur facendo parte dello stesso partito del Presidente, non hanno ritenuto di intervenire a sostegno dello stesso. Devo dire di no!! Poiché sono ancora in essere le problematiche più volte sviscerate e mai giunte alla conclusione come per esempio la SOGAS, che ancora langue con bilanci in passivo a carico dell’Ente senza dare risposte concrete ai problemi di mobilità della provincia reggina e dei messinesi. Non parliamo della SVI.PRO.RE. che dopo l’iniziale salvataggio dal fallimento a fronte di un piano industriale approvato unanimemente dal Consiglio e solo marginalmente avviato, eccetto il risultato della stabilizzazione degli LSU/LPU, si è rivelato prevalentemente sterile ufficio di collocamento, senza poter pervenire alle finalità cui era stato progettato. Diventa inspiegabile il mancato avvio dell’Istituto di Marketing Turistico al castello Emmarita di Bagnara, stante l’approvazione all’unanimità del Consiglio già dal Maggio 2008 e l’approvazione della Giunta nel successivo mese di Dicembre; ancora oggi non è stato sottoscritto il conseguente protocollo di intesa con gli altri soggetti istituzionali e con le Università di Reggio Calabria e Messina. Tutto ciò avrebbe innescato l’avvio di corsi e master universitari per creare e qualificare figure professionali nell’asfittico e bistrattato ambito turistico.
Tra l’altro sarebbe stato, senza alcun costo aggiuntivo, valido strumento per la redazione del piano STL (sistema turistico locale). Forse proprio per questo non si è voluto attivare il protocollo? Inoltre permane da parte del Presidente la mancanza di iniziative di promozione e attuazione per la tanto decantata Città Metropolitana, visto che la Legge gli fornisce ampia facoltà di azione.
Queste ed altre situazioni strategiche utili per lo sviluppo dell’Ente e del territorio amministrato vengono lasciate nell’oblio. Tutto ciò non può e non deve passare inosservato, noi vigileremo nell’ambito del mandato che la volontà popolare ci ha dato. Non venendo meno a quell’etica della responsabilità che ci ha contraddistinto fino ad oggi.
Pertanto, se non ci sarà un’accelerazione dell’azione amministrativa, attiveremo tutte le azioni politiche ed amministrative al fine di agevolare e stimolare questa inversione di marcia.

Giuseppe Giordano

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