Reggio Calabria. “La deliberazione della Giunta Regionale del 19 ottobre 2009 che assegna alla sola Provincia di Crotone tutte le risorse finanziarie destinate alle aziende agricole dell’intera Regione per eccesso termico 2007 e per il gelo 2008, così come evidenziato dalla denuncia intellettualmente e politicamente onesta dell’Assessore Provinciale Scali, le deliberazioni della stessa Giunta n. 480 del 24 luglio 2009 con le quali vengono assegnati alle sole aziende della Provincia di Cosenza i fondi concessi per il riconoscimento dello stato di calamità naturale richiesto soltanto per la stessa Provincia, le ripetute prese di posizione delle Associazioni e dei Sindacati di categoria, costituiscono, ove ve ne fosse ancora bisogno, la ulteriore prova dello stato di evidente abbandono in cui la Regione ha lasciato in questi anni l’intera filiera agricola e agroalimentare della Provincia di Reggio”, dichiara l’Assessore alle Attività Produttive Candeloro Imbalzano.
“Mentre l’intero Settore si prepara ad affrontare una delle crisi più drammatiche di questi ultimi decenni, per la concorrenza ormai difficilmente sostenibile dei Paesi del bacino del Mediterraneo, mentre le aziende reggine, sia della Piana di Gioia Tauro che della Jonica, si interrogano sulla economicità della raccolta dei prodotti d’annata, con conseguente rischio di mettere in ginocchio migliaia di coltivatori e imprenditori del settore e danni insostenibili anche sul piano occupazionale, la Regione sembra totalmente disinteressata di fronte ad un disastro annunciato per la provincia reggina”, continua Imbalzano.
“Probabilmente si preoccupa di salvaguardare le realtà agricole di altre Province, mentre da tempo dovevano essere già messe in campo misure straordinarie e generalizzate di sostegno ad un comparto che rappresenta una delle spine dorsali della nostra gracile economia”, aggiunge Imbalzano.
Si impongono immediati e robusti interventi finanziari, sotto forme diverse ed attingendo a fonti comunque individuabili per superare questa drammatica emergenza, ben sapendo che sarà la maggioranza che scaturirà dalle elezioni del prossimo marzo 2010 a doversi fare carico di un riequilibrio territoriale degli interventi e ad una ineludibile ristrutturazione dell’intero settore, compreso quello della forestazione”.
“Proprio in questo comparto” – conclude l’Assessore Imbalzano – “vanno riviste alcune illogiche scelte, come quella di trasferire alle Province i lavoratori forestali calabresi.
L’idea di smembrare l’attuale AFOR, con l’inevitabile rischio di aumentare le relative spese di gestione e soprattutto l’impossibilità di realizzare un progetto strategico di rilancio di un settore che rappresenta una grande risorsa dell’economia calabrese, contraddice le più elementari regole di qualsiasi modello economico produttivo e di fatto rischia di mettere in liquidazione la forestazione calabrese.”