S. Stefano di Camastra. Arrestato un uomo per tentato omicidio del vicino di casa

Santo Stefano di Camastra (Messina). Nel primo pomeriggio di sabato scorso, i militari della Compagnia di Santo Stefano di Camastra hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria un uomo di 55 anni, originario di Mistretta (ME), ma residente nel paese delle ceramiche, coniugato, operaio, con precedenti penali, poiché resosi responsabile del reato di tentato omicidio.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di appurare che l’uomo, nella mattinata di sabato, a seguito di una discussione sorta per futili motivi attinenti problemi di vicinato, aveva cercato di ammazzare un infermiere di 61 anni, anch’egli originario di Mistretta e proprietario di un terreno situato di fronte alla proprietà dell’aggressore.
Da una prima ricostruzione dei fatti si è constatato che dopo l’ennesimo litigio che ha avuto inizio per rancori che si protraevano da almeno un paio di anni, alcuni dei quali sfociati anche in denunce, l’uomo, utilizzando una pala alla quale era apposta una falce, si è scagliato violentemente contro il vicino e, dopo averlo rincorso, lo ha colpito ripetutamente al capo ed in varie parti del corpo.
Nella concitazione, l’aggressore si è scagliato anche contro la macchina della vittima, parcheggiata nei paraggi, procurandogli ingenti danni. L’automobile è stata colpita diverse volte a seguito dei colpi diretti alla vittima che, solo per mera fortuna, lo hanno mancato. L’aggredito, nonostante i colpi infertigli, è riuscito grazie anche alla sua prestanza fisica a liberarsi ed allontanarsi raggiungendo l’abitazione di alcuni vicini dalla quale con il proprio cellulare ha chiesto aiuto. Immediatamente soccorso da personale del 118 e dai militari della Compagnia, prontamente intervenuti sul posto, l’uomo è stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Mistretta dove i sanitari di turno gli hanno riscontrato un trauma cranico commotivo, numerose ferite da taglio al capo, al gomito ed al braccio sinistro ed escoriazioni multiple in tutto il corpo in particolare al torace, diagnosticando una prognosi di 20 giorni e disponendo l’immediato ricovero per ulteriori accertamenti.
Mentre il ferito è stato trasportato presso l’Ospedale di Mistretta, i Carabinieri, oltre ad effettuare un accurato sopralluogo sulla scena del crimine, hanno diramato immediatamente le ricerche del reo, indicato da subito dalla vittima e persona già conosciuta alle Forze dell’Ordine per alcuni precedenti penali, per lo più per reati contro la persona, che nel frattempo si era dato a precipitosa fuga a piedi attraverso le campagne circostanti.
Dopo circa un’ora i militari sono riusciti a rintracciare l’aggressore in un terreno non molto distante dal luogo teatro dei fatti in questione; al momento del fermo il reo, che aveva con sé un’ascia ed un coltellino che dovevano servirgli con ogni probabilità per allontanarsi attraverso le campagne fitte della zona, non ha opposto resistenza e si è consegnato ai Carabinieri che lo hanno condotto presso gli uffici della Caserma di Santo Stefano di Camastra, non prima però di averlo fatto visitare dai medici del locale 118 e da quelli dell’Ospedale di Mistretta poiché anche lui presentava qualche escoriazione al capo ed al viso, lesioni che sono state giudicate guaribili in un giorno.
Le armi ritrovate al reo, unitamente al manico di pala utilizzato e ad un coltello da cucina rinvenuto sempre sulla scena del delitto, sono state opportunamente repertate e sottoposte a sequestro; davano invece esito negativo le ricerche della falce posta all’estremità del manico di pala, strumento che con ogni probabilità è stato occultato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine dallo stesso aggressore. L’uomo, atteso i gravi e concordanti indizi di colpevolezza raccolti a suo carico ed in considerazione del chiaro pericolo di fuga nonché di reiterazione del reato, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria ed associato su disposizione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Mistretta, Dott. Patronaggio, informato dei fatti presso la casa circondariale di Mistretta. È frattanto stata richiesta, da parte dell’autorità giudiziaria competente, al Gip del Tribunale di Mistretta, la convalida del fermo eseguito dalla polizia giudiziaria.

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