Mentre il Consiglio comunale delibera un aumento della TARSU del 25%, le famiglie reggine si trovano in bolletta ad incassare una batosta che si avvicina al 57%. .“Roba da non credere”, visto che l’Amministrazione cittadina ha fatto come proprio cavallo di battaglia o per meglio dire di Troia, il motto del buon governo, figurarsi nel caso contrario! In questi ultimi mesi siamo stati bombardati dai soliti e monotoni refrain in un patetico e ridicolo tentativo di dimostrare sensibilità e vicinanza alle esigenze della gente, strombazzando un indirizzo politico gestionale mirato alla salvaguardia dei già disastrati bilanci delle famiglie reggine, ma l’evidenza dei fatti dimostra proprio il contrario , si fanno solo chiacchiere. Fino a tempo fa l’aliquota TARSU, in realtà inferiore a quella di tante altre città,era sinonimo del motto di buon governo, ma con delibera N 12 del 30/03/2009 del Consiglio comunale, è stato apportato un aumento del 25% sulla tassa di smaltimento dei residui solidi urbani, con 25 voti favorevoli quelli di centro dx e 8 contrari quelli del centro sx, fin qui tutto nella norma. Sotto l’input di qualche furbastro l’Amministrazione comunale cittadina,si rammenta di non aver provveduto a richiedere ai cittadini l’adeguamento ISTAT per tale tassa all’incirca per gli ultimi cinque anni, da qui l’escamotage che costringe i Reggini a far fronte ad un altro aumento del 32% circa a copertura di tale adeguamento per gli anni su indicati Conseguentemente è semplice dedurre che il Comune di Reggio Calabria, si sarebbe ritrovato con un 7% aggiuntivo al fabbisogno programmato ,adeguando esclusivamente l’ISTAT per gli anni pregressi se il vero obiettivo fosse stato quello di aumentare il gettito finanziario delle casse comunali del 25%. La realtà purtroppo per i cittadini dimostra tutt’altro, esattamente il contrario. La tanto cara TARSU emblema di una sana e responsabile amministrazione, li costringe a mettere profondamente ed in modo cospicuo le mani nelle proprie tasche ,già semivuote, in virtu’ di un pacco dono prenatalizio. E se da qualche tempo, “il piatto piange”, il tutto ci sta a pennello in vicinanza delle festività, il bilancio comunale nella fattispecie certamente non ride, anzi si cerca in vari modi e con tutte le furbizie di raschiare il fondo del barile. Si è proprio così, ma tutto ciò non può essere assolutamente accettato, non è ammissibile vessare indiscriminatamente i cittadini in tutti i modi possibili. Abbiamo inoltre a tal proposito l’operazione “Multe Selvagge”atta a ricavare le risorse per la già deliberata ricapitalizzazione della Sogas. A quanto ammontano al oggi i proventi derivanti dalle contravvenzioni? Sono essi sufficienti per coprire il fabbisogno di spesa ,o ci dobbiamo attendere un riequilibrio di bilancio? Sarebbe bene sapere, come essendoci nel bilancio comunale residui attivi in conto TARSU dal 1999 al 2008 per oltre 51.000.000 milioni di euro di cui un milione seicentocinquantamila euro per gli anni 1999 2000 2001, cinquemilioni settecentocinquantamilaeuro per l’anno 2005, fino a lievitare nell’anno 2008 a ben 18.250.000” milioni di euro” , invece di bastonare i cittadini che correttamente hanno pagato e pagano con grossi sacrifici le tasse ,infierendo con tale aumento immorale ed inaccettabile sulle tasche degli stessi, perché non si è provveduto a riscuotere tali crediti dalla miriade di evasori incalliti e spesso premiati da condoni fiscali, che dimostrano un totale menefreghismo del cittadino utente rispettoso delle leggi vigenti, visto che , se mai qualcuno ci avesse fatto caso una così enorme massa creditizia avrebbe abbondantemente coperto il fabbisogno del nostro comune in materia ,arrecando alle casse comunali una enorme boccata di ossigeno? Ma è vero il detto” ed io pago” visto che a pagare è sempre pantalone, nella fattispecie il povero cittadino che ligio al dovere ,rispetta le regole del vivere civile. Allora sembrandomi eccessiva tale superficialità, da parte di soggetti esperti e navigati, viene spontaneo chiedersi 1)se mai qualcuno ha sollecitato la riscossione dei relativi ruoli prima di confermare tali residui ( per facilitare la comprensione da parte dei cittadini i residui attivi dovrebbero essere crediti da riscuotere da parte del Comune di Reggio Calabria nei confronti di enti o persone allo stesso debitori).2) Se visto tale strano e dubbioso comportamento gli stessi crediti siano aleatori e siano serviti per gonfiare e foraggiare un ottimo bilancio comunale, già certificato come virtuoso. 3) se reali ed esigibili, se non siano stati messi a ruolo,per colpe o superficialità di alcuno. Se non sono stati messi a ruolo per responsabilità o distrazione della società di riscossione decade totalmente il principio su cui è stata basata la creazione della stessa,cioè quello di offrire al cittadino un servizio migliore per precisione efficienza e qualità del servizio erogato in rapporto ai costi gestionali, per cui sarebbe da rivedere rapidamente il contratto con la società REGES. Maggiormente scellerata sarebbe l’ipotesi di aver considerato non consigliabile la riscossione dei predetti crediti, lasciandoli volontariamente nel limbo del dimenticatoio, causa l’appartenenza degli stessi a personaggi influenti, che possono aver condizionato indirizzi e decisioni con il malcelato scopo di rifuggire dal rispetto delle regole della vita democratica .Oggi dopo tutto ciò, la favoletta di un comune che , non utilizza la scure della leva fiscale, per garantire adeguati servizi alla cittadinanza, non la si può venire a raccontare più a nessuno, men che meno ai nostri concittadini, costantemente premuti come succosi limoni in un periodo come quello attuale, caratterizzato in particolare da ristrettezze e gravi difficoltà economiche.
Le magie ed il gioco delle tre carte non fanno più presa nella mente delle persone, ma sfortunatamente solo nelle loro tasche, succhiando in modo quasi irriverente e famelico le ultime risorse degli stessi. Suvvia oltre la politica dell’immagine, cerchiamo una volta tanto di essere coerenti e responsabili nei confronti di tutte le famiglie reggine.
CONSIGLIERE COMUNALE PD
NINO ZIMBALATTI