Palermo. Si conclude l’operazione Call Center con diciasette ordinanze di custodia cautelare

 

Palermo. Alle prime ore del mattino di ieri i Carabinieri della Compagnia di Modica (Ragusa), supportati da unità cinofile del Nucleo Cinofili di Palermo, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia etnea, nei confronti di 17 persone ritenute responsabili del reato di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti restrittivi, eseguiti a carico di personaggi residenti in 6 differenti province siciliane (Ragusa, Catania, Siracusa, Palermo, Trapani Caltanissetta), sono giunti al termine di una articolata attività investigativa avviata dai Carabinieri di Modica nel lontano febbraio 2004 quando, sotto la direzione della Procura di Modica, venne avviata un’attività d’indagine a carico di alcuni pregiudicati di Scicli (RG), le indagini condotte hanno integrato l’ipotesi di reato di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti. L’indagine, durante la quale è stato accertato che la droga veniva acquistata sulla “piazza” di Palermo, si è conclusa nell’aprile 2004 con l’arresto di due pregiudicati sciclitani trovati in possesso di un chilo e mezzo di hashish. Da questi arresti scaturì l’intercettazione a carico di un pregiudicato palermitano, ritenuto essere il referente per l’approvvigionamento dello stupefacente, le cui generalità complete sono state rilevate dai Carabinieri grazie ad una telefonata fatta al Call Center di una compagnia aerea. L’indagine, alla luce dei risvolti investigativi, passò dalla Procura di Modica a quella Distrettuale Antimafia di Catania che, nell’agosto 2005, sulla scorta delle risultanze investigative acquisite, ha delegato una più complessa e articolata attività tecnica nei confronti di individui ritenuti far par parte di una consorteria criminale finalizzata allo spaccio/traffico di sostanze stupefacenti avente la base operativa a Palermo e con ramificazioni in più province di questa Regione. Le indagini, protrattesi sino al gennaio 2007, hanno avuto l’odierno epilogo. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state notificate a:

ELENCO RIMOSSO PER OBLIO

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