Gioia. Pescatore salvato dalla motovedetta della Capitaneria di Porto

Il gozzo recuperato dalla Capitaneria di Porto
Il gozzo recuperato dalla Capitaneria di Porto

Gioia Tauro. Una complessa attività di ricerca e soccorso in mare è stata condotta oggi dalla motovedetta CP2079 dipendente dalla Capitaneria di Porto di Gioia Tauro. Allertata dalla Sala Operativa della Direzione Marittima di Reggio Calabria l’unità, nella prima mattinata, si è diretta al largo della zona di mare antistante il litorale di Gioia Tauro per effettuare la ricerca di una imbarcazione da pesca tipo gozzo di sei metri circa, con a bordo un uomo, Giovanni Donato di 58 anni, che risultava disperso dalla sera precedente. Il gozzo è stato intercettato dalla motovedetta CP2079 alla deriva, a circa 13 miglia dalla costa, con a bordo il malcapitato che appariva riverso su un fianco, immobile e in stato di semicoscienza. Immediatamente la Capitaneria di Porto di Gioia Tauro ha allertato il Suem 118, diretto dal primario Gabriele Napolitano, e ha disposto l’imbarco su una pilotina appartenente alla Corporazione dei Piloti del porto di Gioia Tauro del medico Isabella Di Bianco che, con il proprio team del 118, si è diretta presso il punto di ritrovamento in mare per prestare le eventuali cure del caso. Giunti sul posto, la dottoressa dopo aver visitato il disperso, ha disposto l’immediato trasporto presso idonea struttura ospedaliera, che è avvenuta grazie all’intervento dell’elicottero “KOALA 906” della Guardia Costiera, già allertato per le relative attività di ricerca e soccorso.
Il paziente, che presentava una emiparesi all’arto superiore e inferiore sinistro, probabilmente dovuta ad un ictus celebrale emorragico (questa la prima valutazione clinica della dottoressa del 118), è stato immediatamente prelevato a bordo dell’elicottero e trasferito al nosocomio “Papardo” di Messina, mentre il natante, per problemi legati alla sicurezza della navigazione, è stato rimorchiato dalla motovedetta CP2079 nella darsena servizi del Porto di Gioia Tauro. La tempestività dell’intervento ed il coordinamento dei mezzi e uomini della Guardia Costiera ha permesso, come afferma il comandante Andronaco della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, di salvare ancora una volta una vita umana in mare.

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