La città Metropolitana incontra il Rotary Club di Locri

ROTARY-COSTA

Siderno. Si rinnova il periodico appuntamento del Rotary Club di Locri svoltosi sabato presso il Grand Hotel di Siderno organizzato con la consueta passione e capacità di centrare i temi con maggiore ricaduta sulla società civile, dal suo presidente dott. Vincenzo Brullo.
Tema dell’incontro “la Città Metropolitana”; ospiti della serata il Prof. Enrico Costa decano degli Urbanisti della Mediterranea, il Sindaco di Siderno ing. Alessandro Figliomeni e il Prof. Walter Pedullà già presidente Rai.
Tutti concordi nel proporre e cogliere le positività del momento e la responsabilità dei ragionamenti nella visione comune del miglioramento della qualità della vita dei cittadini e dei territori, guardando alla specificità dei luoghi.
«Nessun campanilismo – ha sottolineato il Sindaco – un’occasione irripetibile per un intero territorio e l’intera comunità, una grande opportunità per creare coesione sociale riducendo la marginalità delle aree dando origine ad un’omogeneità territoriale attraverso un’adeguata rete infrastrutturale. Programmare la pianificazione territoriale, rafforzando le scelte progettuali, eliminando le fragilità del contesto creando unità».
«In una terra di umanisti e poeti si parla di concretezza. Leggere e parlare di scienza è determinante per la conoscenza»: queste le parole di Pedullà.
«Pensare in una logica metropolitana» così esordisce il Prof. Costa, aprendo la sua relazione che molto interesse ha suscitato tra i presenti. Pensare in un’ottica più ampia dei contesti e non circoscritta ad un’area, uno straordinario momento in cui ragioni culturali e politiche diventano collante tra le città e il territorio, una storia comune che miri ad un unico obiettivo ovvero un progetto unico che eviti frammenti di periferie.
Un “piano” ben progettato è unificatore di comunità in un’ottica di sviluppo proiettata nel futuro.
Partecipare è la parola chiave affinché un progetto venga portato a termine; offrire un progetto volto alla costruzione di una città rafforzando e ricreando comunità in un processo seppur lungo.
Partendo dalla qualità dello “spazio urbano” è possibile migliorare le aspirazioni dell’individuo, tramutare in speranza la “non speranza”di un cittadino abbandonato alla noncuranza; degrado non significa rassegnazione, ma spinta al miglioramento.
Riguardare la città con occhi diversi, non più processi decisionali lenti, ma condivisione di sviluppo nell’ottica di tangibilità e certezze.
Città Metropolitana una scatola vuota “da riempire” il cui contenuto sarà costituito dal coinvolgimento dell’Università, delle giovani menti secondo quel modo proprio di leggere che è dell’urbanistica in accordo col pensiero politico, senza grandi ambizioni, ma fondata su concretezze.
Dialogare, operare, fare nella comune realizzazione degli interventi e di azioni con l’obiettivo di relazionare i propri contesti locali: questo l’auspicio. Ed allora qualità della vita, servizi, infrastrutture, trasporti, e quant’altro, con finanziamenti altrimenti non disponibili, tutto ciò farà finalmente entrare nella modernità anche i nostri territori che non dovranno essere lasciati all’ovvia considerazione di essere al centro geometrico del Mediterraneo senza che nulla cambi, ma che del Mediterraneo possono tornare ad essere il cuore pulsante.

Luciano Zingali
(Dottorando della Mediterranea)

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