Si è svolta nei giorni scorsi ad Africo una partecipata assemblea di lavoratori idraulico – forestali alla presenza dell’On. Giovanni Nucera, Consigliere Regionale del PdL ed altri autorevoli esponenti dello stesso partito. Presente il Sindaco di Africo insieme ai consiglieri comunali e rappresentanti del mondo sindacale. Nel corso del dibattito l’On. Giovanni Nucera ha evidenziato come la mancata assunzione di una legge regionale ad hoc in materia di Afor abbia determinato gravi distorsioni operative ed organizzative. Il provvedimento di soppressione dell’Ente, per le modalità con cui è stato definito ed adottato, ha costituito – secondo l’On. Giovanni Nucera – solo l’enunciato di un processo di riconversione, a tutt’oggi ancora non chiaro, imposto forzatamente da una presunta “visione riformatrice” incompiuta, fidando sulla possibilità di “scovare” successivamente soluzioni accettabili e non facendo i conti con le problematiche del comparto forestale.
Il mancato innesto di esso provvedimento nell’ambito di un concreto e dettagliato disegno riformatore, – continua L’On. Nucera – ha finito per assumere, gradualmente, una duplice valenza negativa.
Ne è derivato infatti un grave scollamento, una gestione delle dirigenze provinciali a compartimenti stagni, senza direttive apicali, con l’inevitabile adozione di provvedimenti secondo la logica procedurale della liquidazione, non tenendo conto di esigenze di programmazione dell’attività degli operai idraulico – forestali. Ciò ha determinato uno stato di generale confusione ed alimentato incertezze dovuti ad assenze di direttive relative all’impiego quotidiano e zonale dei lavoratori che, in alcuni casi, paradossalmente hanno operato in ambiti comunali e addirittura sul litorale e non secondo logica, presso i cantieri di montagna.
Non solo ma si è giunti ad intaccare lo status ed i diritti e doveri dei lavoratori ponendoli dinanzi a decisioni inaccettabili relativamente al Tfr, alla Cassa integrazione, al mancato pagamento dell’indennità infortunistica e ad una drastica riduzione dell’indennità chilometrica, voce primaria della busta paga, a favore dell’utilizzo di pulmini, rivelatosi uno sperpero di denaro servito solo ad impinguare le casse di Case automobilistiche ed Agenzie assicurative.
Nel corso dell’incontro – afferma l’On. Giovanni Nucera – ho potuto riscontrare la volontà propositiva da parte dei forestali di potersi mobilitare e svolgere “secondo direttive unitarie”, un lavoro proficuo sui territori devastati dagli eventi alluvionali.
Ed il punto è questo. Il dibattito si è incentrato infatti sull’opportunità del trasferimento delle funzioni e del personale dell’Afor alle Province che determinerebbe il definitivo smantellamento del settore forestale, con cinque centri di spesa, cinque centri di gestione, con il rischio di un impiego dei lavoratori non attinente alle effettive esigenze territoriali. Le Province infatti, allo stato attuale non possiedono né competenze né strumenti per gestire efficacemente il settore forestale.
La forestazione regionale va invece gestita da un unico Ente o Agenzia in grado di definire un’attività programmatoria adeguata ed unitaria con quadri dirigenziali di alto profilo che garantiscano una gestione efficiente e produttiva dell’intero comparto.
Si cominci ad esempio ad applicare la legge regionale, votata all’unanimità dal Consiglio, sul reclutamento del personale per l’istituzione dei Presidi idraulici, che consentirà l’utilizzo di circa 2000 forestali nei servizi di controllo, monitoraggio, manutenzione del territorio ed in particolare nella prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico. I forestali ribadisco, sono in grado di svolgere un’opera estremamente rilevante in aree territoriali in cui vi sia urgenza di opere che mirino a ripristinare e preservare un equilibrio idrogeologico che allo stato attuale è a fortissimo rischio. Si pensi quindi a realizzare fasi progettuali di concerto con gli amministratori locali e impiegare i forestali per la soluzione delle emergenze e per un’attività programmatica di prevenzione del dissesto idrogeologico. Essi costituiscono una forza propulsiva in grado di avviare una concreta inversione di tendenza in materia di difesa del suolo, valorizzazione del territorio, prevenzione e manutenzione dell’Ambiente.
On. Giovanni Nucera
Consigliere Regionale PdL