Ponte sullo Stretto. Strangio (Pd): “Solo propaganda elettorale, sono altre le priorità”

Giuseppe Strangio
Giuseppe Strangio

Reggio Calabria. Il segretario provinciale del Partito Democratico di Reggio Calabria ha partecipato all’ultima riunione del direttivo del circolo di Villa San Giovanni, nel corso della quale è stato affrontato il tema dell’Area metropolitana e dell’attraversamento stabile dello Stretto. Strangio ha sottolineato la valenza strategica e l’alto valore del riconoscimento della provincia reggina quale Area metropolitana. Così Villa San Giovanni potrà finalmente giocare un ruolo da protagonista come cerniera naturale tra le due sponde dello Stretto, baricentro delle politiche trasportistiche tra la Calabria e la Sicilia. “Mentre l’Area metropolitana costituisce il nostro grande progetto, un’idea concreta che ora è divenuta legge dello Stato, la suggestione del ponte sullo Stretto allo stato è solo propaganda elettorale del Premier Berlusconi”, ha dichiarato il Segretario Strangio. “Persistono dubbi sulla fattibilità tecnica dell’opera, sulla copertura economica, sull’impatto ambientale – ha proseguito Strangio – e permane la necessità di realizzare prioritariamente altre opere pubbliche, a cominciare dal completamento dell’A3, alla realizzazione della nuova SS 106 Jonica e dell’Alta Velocità ferroviaria, di un rafforzamento dell’Aereopoprto dello Stretto. Berlusconi ha trasformato il Ponte in uno spot vuoto e falso. Non c’è uno straccio di progetto e non ci sono le risorse necessarie neppure per avviare l’opera. La prima pietra del Ponte? E’ un grande inganno, un’operazione di marketing politico ai danni del Sud e delle prospettive di rilancio di un territorio mortificato e derubato delle Governo delle destre”.
E’ emerso dal dibattito del Pd di Villa San Giovanni, infatti, che il prossimo 23 dicembre non sarà affatto posta la prima pietra del Ponte quanto quella della famigerata variante ferroviaria, rispetto a cui, per come è allo stato congegnata, il Pd manifesta la propria assoluta contrarietà e sta lavorando per proporre le opportune modifiche nell’interesse della città. Richieste che saranno presentate nel corso di una manifestazione pubblica che si terrà nei prossimi giorni a Villa San Giovanni e che saranno sottoposte al Commissario prefettizio dottor Ruffo. Quanto al Ponte, invece, il PD vede chiaro il rischio di cadere nella trappola mediatica di Berlusconi. La “questione Ponte”, per come è posta dal Premier, serve per creare fronti contrapposti che si confrontano ideologicamente sul No e sul Si all’opera, senza alcuna valutazione di merito e senza un’analisi approfondita sulle possibili ricadute per il territorio. Si finisce, in sostanza, per fare il gioco del Governo, che potrebbe continuare a presentarsi agli italiani come l’unico vero innovatore.
“A questo gioco il Pd non intende partecipare e per questa ragione non aderisce all’iniziativa “No Ponte” in programma a Villa nei prossimi giorni”, chiarisce Strangio. “Le risposte ideologiche a quello che allo stato è solo un miraggio non ci interessano. Ancora del Ponte non c’è neppure l’ombra. E se Berlusconi sembra giocare a poker con il nostro territorio, noi ai suoi bluff rispondiamo “vedo”. Vogliamo vedere il progetto, che in atto non c’è; vogliamo vedere le risorse, che allo stato non ci sono. La nostra è semmai una sfida al Governo perché si misuri ad un altro livello, perché dica la verità. Solo una volta esaminate le carte, se e quando ci saranno mostrate, valutati i pro ed i contro, prenderemo una posizione consapevole e razionale. E che sarà in linea con gli interessi dei calabresi e dei siciliani, dei reggini e dei villesi innanzi tutto. Fino ad allora, quelle sul Ponte sono e resteranno solo chiacchiere buone per la prossima campagna elettorale”.

La Segreteria metropolitana di Reggio Calabria

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