Nuovo regolamento sul decentramento. Martino (PD): «Persa l’ennesima buona occasione»

Demetrio Martino

Reggio Calabria. Con l’approvazione del nuovo Regolamento sul Decentramento l’amministrazione comunale ha fatto perdere l’ennesima buona occasione alla città. La riperimetrazione delle Circoscrizioni, atto dovuto in base alla legge, non può ritenersi un risultato sufficiente dal punto di visto politico ed amministrativo. Infatti il mancato conferimento di funzioni e compiti alle Circoscrizioni rende assolutamente incompleta e priva di significato politico la riforma delle stesse. Non si comprende bene quale possa essere la funzione di organismi politici e amministrativi, come le attuali Circoscrizioni, prive di qualsiasi potere e forma di autonomia, nonché possibilità di spesa. Ben 149 sedute in Commissione Decentramento sono semplicemente servite a ridisegnare, fra l’altro in maniera poco condivisibile, i confini di enti che così concepiti rimarranno inutili e inefficaci rispetto alle esigenze dei cittadini.
L’ultima seduta consiliare ha anche registrato il tentativo da parte della maggioranza di votare l’ennesima lottizzazione, non accompagnata nemmeno da una relazione tecnica. Solo la minaccia di adire l’autorità giudiziaria dagli scranni dell’opposizione ha fatto desistere il centrodestra, deciso a proseguire nell’opera di sventramento di Reggio, incapace di dotare la città del Piano strutturale comunale, la cui presentazione viene rinviata di anno in anno. Mentre senza alcun senso di responsabilità sono state approvati dal Pdl debiti fuori bilancio per un milione e 300 mila euro, quasi esclusivamente addebitabili alle multe emesse grazie al famigerato photored, a causa delle quali in un anno il Comune ha esborsato circa 11 milioni di euro.
Purtroppo a Palazzo san Giorgio si sfiora ormai l’inagibilità democratica e ripetutamente nel corso delle sedute la normale attività politica, fondata sul confronto dialettico ancorché duro delle rispettive posizioni, viene soffocata da urla, disinteresse ed insulti. Forse la maggioranza così ritiene di spostare l’attenzione da tematiche serie e importanti per Reggio, in particolare dai suoi stessi fallimenti. Penso, ad esempio, all’annullamento da parte del Consiglio di Stato della graduatoria del bando ‘Carpe Diem’ con il quale l’amministrazione Scopelliti ha finanziato alcuni progetti in favore dell’imprenditoria giovanile, mentre già la magistratura aveva accertato che tra gli ammessi al finanziamento c’erano alcuni figli dei boss della ‘ndrangheta. Od anche alla condanna del sindaco da parte della Corte dei Conti al pagamento di un milione e 300 mila euro per lo scellerato acquisto dell’ex Italcitrus, per il quale in sede penale è stata sì chiesta l’archiviazione nei confronti di Scopelliti ma, è bene precisarlo, per la prescrizione del reato. Che dire, inoltre, del silenzio del primo cittadino sulle missioni effettuate negli ultimi sette anni dai consiglieri comunali (sulle quali dubbi rispetto alle procedure di autorizzazione sono state avanzate anche dal presidente del Consiglio comunale Aurelio Chizzoniti), sulla richiesta del Pd di visionare i documenti analitici del bilancio comunale e l’elenco dei creditori pubblici e privati dell’ente? Altri obiettivi recentemente falliti sono la delocalizzazione dei Rom, risoltasi nella creazione di un maxi ghetto ad Arghillà, e la mancata istituzione di Zone franche urbane a causa della presentazione di progetti non idonei.
Su queste tematiche ed altre importantissime come il degrado del Miramare e della Torre Nervi, il Pd negli ultimi tempi ha cercato un confronto costruttivo col centrodestra ricevendo per risposta improperi funzionali solo ad aumentare la confusione su questioni urgenti per Reggio. Noi non ci arrenderemo a questo festival della demagogia, fregiato da scarso senso istituzionale, ed andremo avanti con decisione e fermezza.

Il Capogruppo Pd al Comune
Dr. Demetrio Martino

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