Cirò Marina. Nascondevano in automobile una pistola con matricola punzonata e proiettili dum-dum

Cirò Marina (Crotone). Durante un servizio coordinato disposto dalla Compagnia Carabinieri di Cirò Marina, diretta dal capitano Paolo Nichilo, i militari della Stazione di Verzino, agli ordini del maresciallo Stefano Maraglino, hanno controllato e tratto in arresto due persone del posto, rinvenendo una pistola calibro 32 a bordo del veicolo sul quale viaggiavano. Inoltre è stato rinvenuto e sequestrato dai Carabinieri anche un tubo in zinco, ritenuto arma impropria.
I due, un quarantacinquenne di Cirò Marina, e un ventottenne, originario del luogo ma residente in Umbria, entrambi già noti alle forze dell’ordine, percorrevano il lungomare di Cirò Marina quando sono stati notati dai militari che li hanno raggiunti e perquisiti.
A bordo dell’autovettura, una Mercedes, i Carabinieri hanno rinvenuto occultata in un pezzo di stoffa bianca una pistola di fabricazione svedese e con matricola punzonata, la pistola è stata rinvenuta con il colpo inserito in canna. L’arma era nascosta sotto il sedile del lato guida. Nel caricatore vi erano sei cartucce; due di queste cartucce erano a espansione, ovvero un tipo di munizionamento da guerra artigianalmente modificato chiamato “dum-dum”, non reperibile sul mercato.
Dum-dum è un tipo di proiettile per armi leggere studiato per accrescere la letalità ed il potere d’arresto dell’arma, poi vietato per scopi militari dalla Convenzione di Ginevra dopo la Prima Guerra Mondiale. Viene considerato un proiettile “ad esplosione”, anche se non contiene alcuna carica esplosiva all’interno, ma sfrutta il principio dell’espansione.
I due sono stati così tratti in arresto e trasferiti presso il carcere di Crotone e risponderanno del reato di porto abusivo di arma e munizionamento da guerra.
Gli investigatori della Compagnia di Cirò Marina hanno subito avviato le indagini per capire a cosa potesse servire tale arma munita del singolare munizionamento dum-dum e se era destinata a colpire qualcuno in particolare.
La pistola è stata inviata ai Carabinieri specialisti del Raggruppamento investigazioni scientifiche (Ris) di Messina, che ha competenza sulla Calabria e sulla Sicilia, per effettuare gli accertamenti balistici mirati a conoscere se l’arma sia stata già utilizzata e per capirne la provenienza.

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