Cosenza. La Guardia di Finanza ha confiscato un patrimonio di beni mobili ed immobili del valore di 70 milioni euro a tre persone, F.M. e due odontoiatri, G.L. e G.M.. Il provvedimento è stato assunto sulla scorta delle condanne che sono state inflitte ai tre nell’ambito di un’inchiesta relativa a truffe perpetrate ai danni dello Stato e dell’Unione Europea in relazione ai fondi elargiti grazie alla legge 488 . Il Tribunale di Cosenza, a settembre, ha comminato a G.L. una pena di 13 anni di reclusione, mentre F.M. e G.M. sono stati puniti entrambi con una pena di 6 anni e 6 mesi. Contestualmente fu sancito il provvedimento di confisca dei beni, il cui valore era pari a 70 milioni di euro, coincidente con la cifra complessiva illecitamente acquisita dai tre professionisti. Subito si è provveduto a colpire i beni a loro appartenenti cui ha fatto seguito una capillare attività investigativa da parte del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza che ha portato a risalire ad altri beni riconducibili ai tre professionisti, raggiungendo così l’ammontare di 70 milioni di euro. Tra i beni sottoposti al provvedimento di confisca figurano 35 beni immobili che comprendono due appartamenti nel cuore di Milano, svariate abitazioni tra Torino e Vicenza, una villa a Cosenza, trenta appezzamenti di terreno, una barca di 21 metri, 250 orologi di pregio, dipinti di valore, cento armi ed azioni di 4 società di capitali. Le aziende che avrebbero ricevuto illegalmente i fondi europei sono complessivamente 15 e sono tutte ubicate nella provincia di Cosenza.