“Ponzio Pilato in confronto all’Aifa era un decisionista”. Con queste parole Eugenia Roccella, sottosegretario al Ministero della Salute, attacca l’immobilismo dell’Aifa. “Nel comunicato di oggi – prosegue il sottosegretario – l’Agenzia italiana del farmaco sostiene che la delibera del 30 luglio scorso è già coerente con il parere espresso dal ministro Sacconi sulla compatibilità tra il metodo chimico e la legge 194 che regola l’interruzione volontaria di gravidanza. L’Aifa però deve spiegare in che modo intende esercitare l’attività di farmacovigilanza sulla pillola Ru486, attività che le spetta e che è prevista dalla stessa legge 194. Se non c’è chiarezza sulle modalità del ricovero e sulla permanenza in ospedale per l’intero percorso abortivo, come si potrà sapere quali sono gli eventi avversi, gli effetti collaterali, i tempi, i modi, i luoghi in cui avviene l’aborto vero e proprio?
Se l’Agenzia ha deciso di non decidere, il Governo è però consapevole che è necessario tutelare la salute delle donne in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale fornendo un’assistenza adeguata e continua alle donne, e garantendo ovunque l’applicazione della legge 194”.
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