Telesoccorso, nuova fumata nera. De Gaetano (Prc): “In Comune vicenda grottesca”

Nino De GaetanoReggio Calabria. “Hanno svolto per due anni un prezioso servizio per conto del Comune di Reggio Calabria senza che nessuno a Palazzo San Giorgio, tra amministratori e funzionari, si sia preoccupato di regolarizzare la circostanza, prevedendo, tra le altre cose, un apposito capitolo in Bilancio. La brutta storia dei tredici lavoratori del Telesoccorso, con 24 stipendi arretrati da percepire e un presente di disoccupazione da affrontare (nel marzo scorso l’amministrazione Scopelliti ha affidato il servizio ad una cooperativa torinese) ha assunto ormai toni grotteschi”.  Lo dichiara il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio regionale, Nino De Gaetano, intervenendo nel merito della lunga vertenza “Icons”. “Altro che mancanza di liquidità, come hanno per lungo tempo asserito a Palazzo San Giorgio provando, evidentemente, a nascondere il pasticcio. Il fatto è che, a scorrere le cronache giornalistiche di questi giorni, negli uffici del Comune non sarebbe stata trovata alcuna traccia formale dei 300mila euro necessari per gli stipendi dei lavoratori: nessun documento che certifichi l’avvenuta proroga, nessuna pezza giustificativa, tranne quella sorprendentemente apparsa dopo due mesi d’attesa davanti alla commissione Bilancio. Uno spettacolo francamente imbarazzante, concluso con la bocciatura della pratica di pagamento (proprio un bel regalo di Natale, non c’è che dire) e le balbettanti giustificazioni dei consiglieri di centrodestra costretti ad ammettere di avere individuato anomalie e profili di complessità. E mentre i lavoratori del Telesoccorso restano ancora “parcheggiati” in attesa, la gestione superficiale e lacunosa del capitolo Icons, così come emersa dall’indagine della commissione consiliare Bilancio, conferma tutte le perplessità denunciate per mesi da Rifondazione comunista sull’amministrazione delle finanze comunali reggine, tra aumenti di imposte e nuove strisce blu usate per sanare conti ingovernabili”.

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