Reggio Calabria. In relazione alla crisi dell’Ansaldo-Breda «il cui drammatico momento, che però parte da molto lontano, è stato legittimamente scandito da una imponente quanto civilissima manifestazione da parte dei lavoratori», il Presidente del Consiglio Comunale Avv. Aurelio Chizzoniti «ribadisce di schierarsi senza condizioni dalla parte degli stessi, così come è sempre stato, ma non assieme a quei sindacalisti che interpretano la funzione sindacale ad intermittenza e più chiaramente quando ‘sparano vicino’. Mentre per la tutela dell’indotto Ansaldo e segnatamente per la recente vicenda Spantax hanno brillato per disinteresse, disimpegno e quant’altro utile a consentire girandole di ditte che si sono avvicendate nell’importante comparto. Fino alla farsa dell’estate scorsa quando la Spantax adducendo una presunta mancanza di lavoro si è trasferita con armi e bagagli altrove salvo poi a riprendere subito dopo l’attività operando non con tre dipendenti come aveva preannunciato ma con un numero ben più congruo. Allora il lavoro c’era o non c’era?».
«Bene – prosegue Chizzoniti – questi sindacalisti, eccezion fatta per Errico Germoleo e Nino Fiumanò, dove erano quando scendevano a Reggio le imprese colonizzatrici con un fantomatico piano industriale che nelle migliori delle ipotesi è durato meno di un anno? E quando gli ex dipendenti Spantax, oggi in mobilità, autogestivano la grave crisi che li ha travolti tentando di occupare la fabbrica e manifestando nei presso dell’Ansaldo?
È vero che esponenti sindacali si specchiavano “nell’onda del greco mar” ed altri si godevano le ferie altrove?
E ancora perché mai quando l’Ansaldo non ha rinnovato il contratto di formazione a due unità gli stessi sindacalisti hanno costretto quelli della Spantax -che allora ovviamente aveva altro nome- a manifestare mentre non hanno assunto la stessa decisione nel contesto della beffa riservata ai dipendenti Spantax? Cosa hanno fatto inoltre in ordine all’omesso pagamento da parte della Spantax delle spettanze arretrate dovute ai lavoratori costretti a richiedere decreti ingiuntivi attraverso l’Avv. Paola Lemma per la realizzazione delle legittime ragioni creditorie?
E perché dopo la prioritaria attenzione riservata all’intera vicenda Ansaldo da parte del Consiglio Comunale e della Conferenza dei Capigruppo nella recente manifestazione è stato “prudentemente” evitato il coinvolgimento del Consiglio, dei Capigruppo e del Presidente del Consiglio Comunale?».
«La risposta -prosegue Chizzoniti- è nella coda di paglia di tanti esponenti sindacali che non solo non avrebbero potuto guardare negli occhi gli ex dipendenti Spantax puntuali figli di nessuno, ma avrebbero incontrato notevoli difficoltà ad interloquire con chi li avrebbe incastrati a fronte di precise responsabilità?».
«Un’ultima curiosità – conclude Chizzoniti – gradirei sapere se fra gli agguerriti sindacalisti che hanno invaso Palazzo San Giorgio scegliendosi gli interlocutori ci sia pure quello che durante la protesta degli ex dipendenti Spantax aveva suggerito agli stessi “di non protestare ma, casomai, visto che ci tengono tanto di rivolgersi a Chizzoniti ed a Scopelliti perché anziché bandire il concorso per vigili urbani dessero loro un posto di lavoro al Comune”. Questa è la cruda realtà dei fatti».
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