Reggio Calabria. «L’Ansaldo Breda riguardi il suo piano industriale e tenga in conto il dramma in cui lascerebbe i circa trecento lavoratori dell’ex Omeca che rischiano adesso di essere licenziati. Non è possibile in un territorio martoriato, dal punto di vista occupazionale, come quello reggino pensare di eseguire tagli del genere al personale. Esprimo solidarietà alle famiglie degli operai che hanno avuto questa triste notizia a ridosso delle festività natalizie». Italia dei Valori e la candidata al Consiglio regionale della Calabria Giovanna D’Agostino si schierano incondizionatamente dalla parte dei dipendenti. «Anche se le scelte aziendali dell’Ansaldo Breda riguardano purtroppo vari stabilimenti dislocati in tutto il territorio nazionale, – aggiunge D’Agostino – chiedo che si apra un tavolo di concertazione con i sindacati di categoria. Chiedo anche che i vertici nazionali dei sindacati vengano a Reggio per interessarsi del problema. Infine, gli Enti locali dovranno fare la loro parte per scongiurare la perdita di ulteriori posti di lavoro che nuocerebbero non solo all’economia familiare ma anche per la già carente economia calabrese. Regione, Provincia e Comune di Reggio Calabria, infatti, dovranno stare vicini e supportare la battaglia degli operai che rischiano il licenziamento. Tra loro ci sono molti padri di famiglie monoreddito che, a causa di tali tagli, rischierebbero di non avere più alcun sostentamento e di entrare a far parte dell’ormai ampia soglia di povertà che sta tristemente interessando milioni di italiani. Il sostegno fornito dai governi alle banche nei mesi scorsi a causa della crisi economica mondiale per sopperire al forte debito provocato, non può adesso mancare a coloro che sono il reale motore e braccio operativo delle Ferrovie dello Stato. Gli enti locali devono dimostrare di avere voce in capitolo in questioni così delicate. Dovranno fare pressing sul Governo centrale che, a sua volta, dovrà intervenire su Trenitalia, perché all’azienda bisogna garantire commesse pubbliche al più presto. Solo allora si potrà pensare a un vero piano di rilancio dell’Ansaldo Breda. Un piano che non passi in maniera semplicistica dai tagli al personale i cui costi sarebbero sostenuti solamente da lavoratori».
Giovanna D’Agostino
Italia dei Valori