Reggio Calabria. Dieci film in concorso, documentari, eventi, personaggi famosi, incontri con gli autori e gli interpreti, sezioni speciali ed omaggi. Questo e molto altro ancora per la terza edizione del Calabria Film Festival, Festival Internazionale “Cinema, Ambiente e Paesaggio”, organizzato dalla Fondazione Calabria Film Commission, presieduta da Francesco Zinnato, che si terrà a Reggio dall’8 al 12 dicembre. In particolare, tra le celebrazioni previste dal ricco cartellone, a fianco di quelle che esalteranno l’architetto Frank Gehry e l’artista Oreste Lionello, rientra l’omaggio della cultura calabrese a Saverio Strati: scrittore di decine di romanzi e racconti ambientati, prevalentemente, nella sua terra d’origine, la Calabria. Appuntamento, dunque, giovedì 10 dicembre, alle 10 al teatro Politeama Siracusa. Durante la mattinata, inoltre, sarà proiettato un estratto da “Noi Lazzaroni”, fiction di Giorgio Pelloni del 1976 prodotta da Milano Cinema, realizzata da G. Palumbo e andata in onda sulla RAI con le musiche del grande maestro Ennio Morricone. L’opera è tratta dall’omonimo volume, “Noi Lazzaroni” appunto, che Saverio Strati diede alle stampe nel 1972. Il libro nacque in Svizzera, dove l’autore visse, a seguito del suo matrimonio nel 1958 con Hildegard Fleig, ragazza svizzera conosciuta a Firenze, fino al 1964. La storia ( il titolo si riferisce agli emigranti ”lazzaroni” per aver abbandonato la propria terra) narra, infatti, di un giovane siciliano emigrato in terra elvetica, dove, pur essendosi affermato sia dal punto di vista sentimentale che sociale, continuerà a sentirsi sempre uno straniero. Tra gli interpreti di uno dei primi sceneggiati programmati dalla RAI, Nicola Di Pinto, Carla Calò, Mico Cundari, Salvatore Puntillo, Mariella Lo Giudice, Magda Guerrero, Monica Proietti ed il reggino Leopoldo Trieste.
Il serial risulta introvabile nella versione originale in pellicola ma nelle Teche RAI ne è stata rinvenuta una copia su nastro magnetico Ampex: per questo l’assessore provinciale alla Cultura, Santo Gioffrè, nel corso della conferenza stampa di presentazione del Calabria Film Festival, ha espresso la disponibilità di Palazzo Foti al recupero di un’opera emblematica per i risvolti sociali e per la capacità di raccontare uno spaccato della realtà dell’epoca, così da metterla a disposizione delle scuole calabresi e dei centri culturali.