Vibo Valentia. Attività di controllo presso gli istituti diagnostici svolta dai Carabinieri del Norm della Compagnia di Vibo Valentia, diretta dal capitano Stefano Di Paolo, e dai loro colleghi del Nas di Catanzaro che ieri hanno ispezionato un noto poliambulatorio di diagnosi del capoluogo. Gli uomini dell’Arma hanno fatto ingresso nella struttura nella tarda mattinata passandola al setaccio al fine di verificare il rispetto delle norme relative alla conservazione ed allo smaltimento dei medicinali e dei presidi medici utilizzati giornalmente. Un’attività che ha portato alla luce una situazione inquietante. Infatti i Carabinieri hanno accertato come all’interno del poliambulatorio vi fossero ben 375 confezioni di presidi medico-chirurgici e 21 confezioni di medicinali scaduti di validità, alcuni da oltre 5 anni, che erano tranquillamente immagazzinati insieme a quelli in regola e, forse, utilizzati senza distinzione nel corso dei trattamenti svolti giornalmente presso la struttura. I militari hanno infatti trovato interi armadi pieni di guanti sterili, gel per terapie, siringhe, bende, tamponi sterili, dispositivi ginecologici e compresse medicinali che riportavano chiaramente date di scadenza del 2007, 2006 ed anche del 2004. Addirittura i Carabinieri, al momento del loro ingresso nella struttura, hanno scoperto, ricevendone conferma dal personale sanitario del centro, come tra gli aghi da utilizzare per un appuntamento di un cliente che stava per sopraggiungere ve ne fossero alcuni scaduti da ben 3 anni ed è stata quindi solo l’attenzione dei militari ad evitare di sottoporre l’ignaro paziente ad un trattamento con dei presidi medici scaduti da ben 3 anni. L’intera ispezione è durata diverse ore e si è conclusa con l’immediato sequestro di tutto il materiale sanitario scaduto, del valore di oltre 20 mila euro, e la denuncia all’autorità giudiziaria dell’amministratore e del direttore del centro diagnostico con l’accusa di commercio e somministrazione di farmaci guasti. L’attenzione dei Carabinieri per la tutela della salute della popolazione resta quindi sempre altissima, al fine di scongiurare la somministrazione di medicinali e l’utilizzo di apparecchiature prive dei minimi requisiti di sicurezza previsti.
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