Catanzaro. Il Nucleo della polizia tributaria della Guardia di finanza di Catanzaro ha rilevato un danno all’erario del servizio sanitario della Calabria pari a 37 milioni di euro. Alla luce delle indagini svolte, 9 dirigenti appartenenti a 4 diverse Aziende sanitarie provinciali sono stati segnalati alla Procura regionale della Corte dei Conti. La vicenda è riconducibile alle forme con cui si sarebbe concretizzata la convenzione siglata tra l’Aiop, l’associazione che riunisce le strutture sanitarie private e la Regione Calabria. Secondo quanto illustrato in una circolare emanata dal Dipartimento della Salute della Regione, l’accordo prevedeva che nel caso fossero cresciute le spese da sostenere nell’ambito dell’ospedalità privata, le Aziende sanitarie provinciali avrebbero dovuto tagliare le cifre corrisposte per gli ospedali pubblici. Sulla scorta dell’attività investigativa condotta dai militari della Guardia di finanza, questo meccanismo non sarebbe stato messo in atto dai vertici delle Aziende sanitarie provinciali di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria che avrebbero contribuito, in tal modo, ad accrescere il livello del disavanzo delle casse regionali. Nel dettaglio, il danno prodotto si è così distribuito: Asp Cosenza 18.986.628,74 euro; Asp Catanzaro 12.305.944,11 euro; Asp Reggio Calabria 5.285.250,83 euro; Asp Crotone 343.590,00 euro.
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