
Palermo. Dieci videopoker sequestrati e una persona denunciata per esercizio del gioco d’azzardo. Nella giornata di ieri i Carabinieri della Compagnia di San Lorenzo hanno effettuato una serie di controlli disposti dal Comando Provinciale di Palermo, sono state passate al setaccio numerose sale giochi, bar e circoli della giurisdizione. Quest’attività così come molti interventi effettuati nel corso dell’anno, pone particolare attenzione al contrasto del gioco d’azzardo nonché l’utilizzo di video giochi illegali.
Gli apparecchi vengono spesso modificati in maniera da tentare di sfuggire ad un primo controllo, basta agire sulla consolle o inserendo un preciso codice per cambiare l’immagine sullo schermo, e quindi passare dall’immagine di un gioco autorizzato a quello del vero e proprio poker o altri giochi con vincite in denaro e senza limiti di giocate.
Nel caso specifico i Carabinieri della Stazione di Altarello di Baida hanno controllato una sala giochi in via Pergusa, all’interno il gestore, B.S. palermitano di 32 anni, aveva posto ed attivato ben dieci videopoker ed è stato denunciato in stato di libertà per esercizio del gioco d’azzardo (art.718 codice penale). Inoltre i Carabinieri hanno accertato che le apparecchiature erano state installate senza alcuna autorizzazione ed in assenza di collegamento con la rete telematica dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, in violazione dell’articolo 110 del Testo Unico sulle leggi di Pubblica Sicurezza.
Il video poker è un gioco d’azzardo, derivato dal poker, molto diffuso nei casinò, che si gioca con una console computerizzata di dimensioni analoghe ad una slot machine. La sua particolarità risiede nel fatto che il giocatore non gioca contro un avversario umano, bensì contro una macchina: questo toglie al gioco il contatto umano tipico dei giochi di carte, che, a seconda dei contesti e delle modalità di gioco, possono essere considerati giochi di società. L’attività repressiva dei militari dell’Arma è effettuata con degli interventi periodici e mirati al fenomeno in questione, e che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo ha da tempo disposto attraverso tutti i Comandi dipendenti sul territorio palermitano.
«Questa attività – ha dichiarato il colonnello Teo Luzi, comandante provinciale dei Carabinieri – mira anche a dare una risposta all’allarme crescente, determinato dalla diffusione e dalle conseguenze del fenomeno dei “videopoker”, appetibile per la criminalità in relazione alle gestione degli introiti in denaro di entità ragguardevoli nonché le conseguenze negative per le famiglie, che sempre più spesso, si rivolgono ai Carabinieri per chiedere aiuto ed evitare che i loro congiunti spendano diverse somme di denaro lasciandole sul lastrico e depauperando veri e propri patrimoni. Si tratta spesso di persone deboli, giovani o adulti, che si illudono di ottenere in questo modo facili guadagni. Purtroppo l’esperienza ci dimostra come i videopoker hanno rovinato centinaia di famiglie. Invitiamo i cittadini a denunciare, anche in forma anonima, tramite 112 i locali ove sono installate queste apparecchiature».