Legge sui presidi idraulici. Caridi: “Emendare le parti contestate e garantire la stabilizzazione del lavoratori”

Antonio Caridi

Reggio Calabria. L’assessore alle Politiche Ambientali del comune di Reggio Calabria, Antonio Caridi, interviene sull’impugnazione, avvenuta nella seduta del 04 dicembre del Consiglio dei Ministri, della Legge Regionale 31/2009 recante “Norme per il reclutamento del personale – Presidi idraulici”. “Questa legge – spiega Caridi – tramite la quale la Regione Calabria intende assumere presso i costituendi presidi idraulici ed all’interno dell’Azienda forestale regionale circa 250 lavoratori (servizio di sorveglianza idraulica), impone una attenta ed immediata riflessione da parte del Consiglio regionale della Calabria al fine di riuscire, in tempi strettissimi, ad emendare le parti contestate del dispositivo legislativo per poter garantire con assoluta celerità la stabilizzazione dei lavoratori interessati al provvedimento, lavoratori che da circa 10 anni svolgono un servizio di imprescindibile utilità sociale in quanto, quotidianamente, monitorano i punti di criticità dell’intero reticolo idrografico regionale con risultati di importante entità, tra l’altro acquistando, negli anni, una professionalità di straordinario valore facilmente documentabile vista l’enorme banca dati raccolta nel tempo ed a disposizione degli Enti preposti alla salvaguardia ed alla difesa del territorio. Ricordiamo – prosegue inoltre l’assessore – che la Legge in oggetto risulta strettamente collegata all’avvio operativo dei Presidi idraulici: strutture tecniche che vigilano e pianificano gli interventi sul territorio di pertinenza e strumento indispensabile in una politica seria di difesa del suolo così come previsto dal cosiddetto “Decreto – Soverato”. La fragilità del territorio calabrese – conclude Antonio Caridi – unito ad una situazione occupazionale instabile dei lavoratori impegnati in questa preziosa attività impone alla politica calabrese tutta, senza distinguo di colore o di appartenenza, una presa di coscienza e di azione unanime con l’unico fine di garantire la giusta stabilizzazione delle maestranze e con conseguente futura valorizzazione e riconoscimento professionale, coniugandola ad un sacrosanto percorso di internalizzazione di un servizio di sorveglianza idraulica che solo in Calabria risultava in regime di esternalizzazione di servizio”.

Assessore alle Politiche Ambientali
Antonio Caridi

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