Messina. Cento chili di prodotti pirotecnici scoperti dai Carabinieri a casa di un incensurato

Gli artifizi pirotecnici sequestrati dai Carabinieri
Gli artifizi pirotecnici sequestrati dai Carabinieri

Messina. L’approssimarsi delle festività natalizie e di fine anno richiama all’attualità i rischi per l’incolumità pubblica derivanti dalla detenzione o la vendita di prodotti pirotecnici di produzione illecita. Seppure nel capoluogo peloritano il fenomeno non assume particolari indici di allarme, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina hanno avviato da alcuni giorni una campagna di prevenzione per monitorare il particolare fenomeno criminale.
In tale contesto, il Comando Provinciale Carabinieri di Messina, che si avvale del contributo operativo fornito dalla due Compagnie urbane di Messina-Centro e Messina-Sud, nonché del Nucleo Radiomobile Carabinieri che espleta il servizio di Pronto Intervento, ha operato un significativo sequestro di materiale pirotecnico di produzione illecita che è stato sequestrato presso l’abitazione di un insospettabile cittadino, incensurato, nel rione Taormina del capoluogo.
L’importante attività di prevenzione dei militari del Nucleo Radiomobile ha consentito di eliminare dal mercato illegale dei “botti”, particolarmente fiorente e spregiudicato negli ultimi giorni dell’anno, dispositivi di notevole potenziale esplodente, specie se incautamente utilizzati.
È stata proprio l’azione di monitoraggio preventivo del territorio, espletata nel quotidiano dalle gazzelle dell’Arma che ha consentito ai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina di poter scovare l’arsenale in un quartiere del capoluogo messinese.
Nel corso di alcune perquisizioni domiciliari effettuate dai Carabinieri in quel quartiere, è stato infatti rinvenuto, in particolare presso l’abitazione di un 30enne del luogo, celato nella camera da letto, senza alcuna cautela di sicurezza, un quantitativo di quasi cento chili di materiale esplodente del tipo “artifizi pirotecnici”.
Il materiale sottoposto a sequestro, composto da 149 pezzi di artifizi pirotecnici di genere vietato, appartiene alla 4ª categoria dei materiali esplodenti. Gli stessi, opportunamente repertati grazie all’intervento dell’artificiere antisabotaggio del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, sono stati successivamente trasferiti presso un luogo idoneo per la fabbricazione e lo stoccaggio del materiale pirotecnico.
Da una prima stima riguardante il valore e la pericolosità dei citati artifizi, effettuata dal personale specializzato dell’Arma, è emerso che il valore complessivo del prodotto messo in vendita tramite i canali del mercato nero cittadino, avrebbe potuto fruttare oltre 10.000 euro di ricavato, somma suscettibile di aumento in relazione alle situazioni contingenti.
La detenzione illegale e la notevole quantità del materiale rinvenuto fanno riflettere. Secondo una stima effettuata dagli artificieri dei Carabinieri, infatti, gli artifizi e le polveri piriche detenuti in quell’ambiente chiuso, privi di protezione ed ammassati in un unico luogo, avrebbe potuto “anche con un semplice sfregamento” determinare la detonazione complessiva con effetti devastanti per l’intero stabile.
Approfittando di questa circostanza, i Carabinieri rammentano a tutti i cittadini che la normativa vigente, ed in particolare il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, “vieta la vendita ambulante degli artifizi di IV e V categoria e lo stesso divieto vale anche per gli altri esercizi che non siano in possesso della relativa licenza per la minuta vendita di prodotti esplodenti”. Al riguardo è opportuno segnalare che i rischi derivanti dalla detenzione illecita di materiale pirotecnico riguardano non solo l’incolumità personale ma possono determinare grave pericolo anche per gli altri.

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