Quasi 14 mila presenze suddivise tra le matinèe e gli appuntamenti pomeridiani e serali che hanno animato le strutture cinematografiche e teatrali di Reggio Calabria e 35 i film proiettati nelle varie sezioni (10 selezionati per il concorso dalla giuria presieduta da Pupi Avati, 4 per la “Calabria nel cinema”; 5 per “3D ed Effetti speciali”, 3 in riferimento agli eventi/omaggi; 4 per “Panorami Italiani”, 9 per “Documentari – Aree Protette, di cui 4 in concorso e 5 fuori concorso).
Non può che essere soddisfatta dei numeri prodotti dal Calabria Film Festival “Cinema Ambiente e Paesaggio”, la Fondazione Calabria Film Commission, organismo presieduto da Francesco Zinnato e che si avvale della direzione artistica di Patrizia Tallarico.
E sull’interessante kermesse, svoltasi sulle rive dello Stretto dall’8 al 12 dicembre, si registra anche l’intervento di Giuseppe Corasaniti, noto esperto di problemi giuridici della comunicazione e dell’informatica e di Diritto informatico, nonché docente universitario a contratto di informatica giuridica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, nel Corso di laurea in tecnologie informatiche – Dipartimento di Informatica, Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Corasaniti, in passato, è stato anche titolare del corso di diritto dei mezzi di comunicazione di massa presso la Facoltà di Giurisprudenza della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS-Guido Carli) di Roma. Così il membro dell’Accademia del cinema italiano e della giuria dei David di Donatello: “Un’edizione, quella di quest’anno che ha rafforzato ancora di più il contatto -speriamo ormai permanente – tra il cinema d’autore e la Calabria, in un grande successo di pubblico e con una perfetta sintonia tra i giurati, come non accade frequentemente in manifestazioni del genere. Dobbiamo davvero essere fieri di questa iniziativa, che si colloca a buon diritto in primo piano tra le rassegne cinematografiche in Italia, unica ad affrontare i temi dell’ambiente e del paesaggio, ed unica a mantenere vivo l’interesse per realtà e minoranze culturali a volte mai rappresentate o addirittura ignorate. Si parla spesso di viaggi e di abitudini negli scenari naturali o metropolitani e si vedono immagini reali – a volte crude- di realtà lontane solo apparentemente, si sente sempre in ogni inquadratura dei film selezionati la passione di chi realizza, a volte con molta fatica, un progetto e rappresenta così un suo sogno che è in fin dei conti anche il nostro. Un sogno fatto di piccole e grandi immagini e composto di piccole e grandi speranze e illusioni ed emozioni, di piccoli e grandi frammenti di vita ricomposti e raccolti qui da ogni parte del mondo, un sogno vero e vivo che è dietro ad ogni lungometraggio, nel quale il paesaggio non è solo “scenario”, ma cornice nella quale si fissano le esperienze umane insieme personali e collettive che, anche dagli angoli più lontani del pianeta e negli scenari più diversi finiamo per riconoscere sempre come anche “nostre”. Immagini che non dimenticheremo, ma che purtroppo faticano a essere viste conosciute ed apprezzate dal grande pubblico. Il Calabria Film Festival è anche perciò una testimonianza di quanto forte sia l’impegno della Regione Calabria a favore della produzione cinematografica, e ad esso principalmente si deve un festival che mantiene la Calabria tra le regioni (poche) che – tramite le Film Commission – aiutano concretamente il cinema italiano ed internazionale e aiutano così concretamente i mille mestieri del cinema ad emergere e a imporsi in un mercato nazionale ed internazionale mai come oggi chiuso e difficile”.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more