Operazione Palloncino 2. Doping, tre arresti dei Carabinieri del Nas

doping

Reggio Calabria. La costante attività posta in essere dai Carabinieri del Nas sul preoccupante fenomeno del “doping”, è confermata dall’operazione “Palloncino 2″, condotta nelle prime ore odierne in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Reggio Calabria, Filippo Leonardo, che ha portato all’arresto di 3 persone, nonché all’esecuzione di diverse perquisizioni.

In particolare l’attività investigativa, protrattasi per circa un anno e condotta dai Carabinieri del Nas di Reggio Calabria, coordinati dal pm presso la Procura della Repubblica, Maria Luisa Miranda, ha portato alla luce un’organizzazione criminale dedita all’accaparramento illecito presso numerose farmacie cittadine, mediante la compilazione di centinaia di false ricette mediche, redatte falsificando i ricettari, i timbri e le firme di due medici di base del Servizio sanitario nazionale, di un ingente quantitativo di farmaci ad azione anabolizzante, destinati all’utilizzo nell’ambito del ‘Body building”.

Tali farmaci, pericolosissimi per la salute umana se utilizzati senza necessità terapeutica e costante controllo medico, spaziavano dal ‘testosterone’ al ‘nandrolone’, sino ad arrivare al farmaco ad uso esclusivo veterinario ‘stargate’.
L’illecita assunzione di sostanze dopanti da parte di atleti di fasce sportive dilettantistico-amatoriali, negli ultimi anni, ha registrato purtroppo una crescita esponenziale, diventando una prassi consolidata tra i giovani che si avvicinano allo sport ed in particolare al body-building, vittime di un’effimera cultura volta alla sconsiderata trasformazione del proprio corpo, noncuranti che l’impiego di determinate tipologie di farmaci, che non a caso sono prescrivibili solo dai medici specialistici, diventano particolarmente nocivi allorquando somministrati in modo incontrollato a soggetti non abbisognevoli di cure.

I farmaci che i tre soggetti coinvolti nelle indagini reperivano in modo costante, presentandosi anche nella stessa giornata in più farmacie con le false ricette mediche, sono tutti utilizzati dai culturisti nella fase di preparazione e procurano l’aumento delle masse muscolari e delle prestazioni fisiche. Di contro, basta solo leggere i foglietti illustrativi per apprendere che sono causa, in caso di somministrazione prolungata, di gravi danni al fegato ed in alcuni casi di ipotrofia testicolare con alterazione della spermatogenesi, con la conseguente compromissione della fertilità e della virilità, non escludendo la comparsa di forme tumorali.

I fatti oggetto dell’interesse investigativo sono stati tutti confermati dall’acquisizione di concrete fonti di prova che spaziano dalla violazione della normativa antidoping, in quanto gli indagati si procuravano, assumevano o comunque favorivano l’utilizzo di farmaci o di sostanze biologicamente o famacologicamente attive compresi nella lista Doping, il cui uso non era giustificato da condizioni patologiche, al falso materiale per la compilazione ed uso delle ricette mediche contraffatte.
Per
tali motivazioni sono state emesse tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di tre reggini: una donna e due uomini. Nel corso delle operazioni si è proceduto a eseguire perquisizioni presso le abitazioni degli indagati; sequestrare centinaia di ricette mediche contraffatte, tutte utilizzate per l’ottenimento dei dopanti.

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