Catania. La Squadra Mobile arresta latitante

Catania. Nella nottata odierna personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto il latitante OMISSIS PER OBLIO, di 36 anni. Alle 23.50 di ieri, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, Direzione Distrettuale Antimafia, nella persona del Procuratore della Repubblica dott. V. D’Agata e del Sostituto Procuratore dott. P. Pacificio, personale della Squadra Mobile, collaborato da quello della Squadra Mobile di Siracusa, è intervenuto nel capoluogo aretuseo all’interno di un ristorante, dove ha catturato il latitante, pregiudicato, ritenuto il reggente del clan catanese dei cursoti milanesi, destinatario di ordinanza di custodia cautelare emessa in data 9.9.2009 dal Tribunale di Catania, con la quale si aggravava la misura cautelare degli arresti domiciliari con la permanenza in carcere.

L’uomo si era sottratto alla misura degli arresti domiciliari nei primi dello scorso settembre, rendendosi irreperibile. In particolare, è stato bloccato dagli uomini della Squadra Catturandi della Sezione Criminalità Organizzata, che da qualche tempo erano sulle sue tracce, mentre si trovava nell’esercizio pubblico dove partecipava ad una ricorrenza insieme a circa cinquanta invitati.
All’atto dell’irruzione degli agenti il pianista del locale stava intonando una canzone dedicata al latitante da uno dei commensali. Questi era in possesso di una carta d’identità falsificata, per la quale si stanno svolgendo accertamenti.
In data 25 febbraio del 1993 il latitante era stato tratto in arresto unitamente ad altri 75 soggetti perché raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Catania per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso; reato per il quale, in data 14.7.1995, è stato condannato dalla locale Corte di Assise.
Il latitante era stato tratto in arresto in data 20 luglio 2007 sempre dagli uomini della Catturandi perché, dopo un permesso premio concessogli dal magistrato di Sorveglianza di L’Aquila, non aveva fatto rientro presso la Casa circondariale di Sulmona (AQ) dove si trovava ristretto, dovendo scontare una pena di anni dodici per associazione di tipo mafioso finalizzata alla commissione di numerosi reati.

L’arrestato è fratello di OMISSIS PER OBLIO, 39 anni, tratto in arresto lo scorso 23 novembre perché latitante, dovendo scontare una condanna ad anni 30 di reclusione comminata per i reati di associazione mafiosa, omicidio e violazione legge sulla droga, dopo che questi si era allontanato dal suo domicilio di Bologna il precedente 19 settembre, dove beneficiava degli arresti domiciliari (aveva ottenuto detto beneficio per gravissimi motivi di salute, dopo due ricoveri ospedalieri urgenti, documentando la necessità di sottoporsi a terapie riabilitative perché affetto da una “papaplegìa post-traumatica” e da “deperimento organico su base anoressica”). Inoltre il latitante è cognato di OMISSIS PER OBLIO, tratto in arresto in flagranza per estorsione il 27 ottobre scorso.

Le indagini che hanno dato luogo all’operazione Revenge avevano evidenziato negli ultimi mesi un acceso contrasto tra affiliati al clan Cappello ed i Milanesi per il controllo di attività illecite. Inoltre, il latitante ed il fratello sono figli di OMISSIS OER OBLIO, 58 anni, meglio noto come “OMISSIS OER OBLIO”, storico boss dei cursoti milanesi, coinvolto nelle vicende dell’”Autoparco” di Milano. La condanna che deve scontare è frutto di un cumulo di pene principalmente comminate in maxi processi (Cuspide, Skorpion).

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