Reggio Calabria. I Carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’autorità giudiziaria di Reggio Calabria contro le cosche della ’ndrangheta che controllavano importanti attività commerciali nel Porto di Gioia Tauro.
Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, ma anche di importazione di ingentissime quantità di prodotti cinesi, con la complicità di società di import-export che eludevano i controlli ed evadevano quote rilevanti di dazi. La stretta collaborazione tra i Carabinieri del Ros e l’Ufficio antifrode doganale ha consentito di individuare l’illecito e di sequestrare numerosi container di merce, spesso contraffatta, per un valore di decine di milioni di euro.
Le indagini, dirette dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, hanno individuato anche le operazioni di riciclaggio dei proventi in strutture immobiliari ed attività alberghiere, di cui è in corso il sequestro preventivo nel Lazio, dove sono avvenuti molti degli arresti.
Sono stati accertati gli attuali equilibri mafiosi nella piana, dopo lo scontro tra le cosche Molè e Piromalli per il controllo dell’area portuale, centrale per la gestione dei traffici illeciti transanazionali.