Bovalino. Incassavano il pizzo la notte di San Silvestro. Due giovani estorsori, RIMOSSO PER OBLIO di 18 anni (ritenuto legato all’omonima cosca della ‘ndrangheta di San Luca, detta dei “Gambazza”) e un minorenne, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Bovalino, diretto dal commissario capo Luciano Rindone.
I due sono stati bloccati mentre incassavano la tangente nel luogo indicato da loro stessi alla vittima, il titolare di un’agenzia di giochi e scommesse. Per entrambi l’accusa è di tentata estorsione. Nei giorni scorsi ignoti avevano dato alle fiamme l’autovettura del titolare dell’agenzia, il quale già in passato aveva ricevuto richieste di denaro.
Sono otto i commercianti di Bovalino che, avendo subito un tentativo di estorsione, si sono ribellati alla logica del ‘pizzo’ ed hanno denunciato tutto alla Polizia. Le richieste di denaro venivano consegnate ai commercianti per mezzo di lettere fatte recapitare nei loro negozi. Senonché i commercianti si sono coalizzati tra loro ed hanno deciso di rivolgersi al Commissariato di Bovalino, per denunciare il tentativo di estorsione. È stato così che gli agenti diretti dal commissario capo Luciano Rindone hanno organizzato un finto pagamento e i poliziotti si sono fatti trovare sul luogo concordato per la consegna del denaro, riuscendo ad arrestare i due responsabili. Le indagini della polizia proseguono intanto, coordinate dalla Procura della Repubblica di Locri, per accertare se nell’attività illecita siano coinvolte altre persone.