L’attentato perpetrato questa mattina ai danni della procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria è un episodio gravissimo che colpisce uno degli uffici giudiziari più impegnati nella lotta alla ‘ndrangheta. Tale atto di inaccettabile spregiudicatezza, che condanniamo con forza, indigna e allarma perché conferma come la criminalità organizzata sia tornata ad alzare il tiro.
L’attacco della malapianta criminale è stato indirizzato ad un’istituzione fondamentale nell’azione di contrasto allo strapotere delle cosche. La procura generale, infatti, è competente nell’irrogazione delle misure di prevenzione patrimoniale, che costituiscono lo strumento più efficace per depotenziare al cuore la pericolosità le ‘ndrine. In pari luogo, essa è chiamata a svolgere le funzioni requirenti nei processi di mafia che pendono dinanzi alla Corte d’Appello. Su tali basi, non esiste alcun dubbio sulla matrice di quanto avvenuto alle cinque di questa mattina in prossimità della centralissima piazza Castello a Reggio.
A nome del Consiglio regionale della Calabria, respingiamo con sdegno questo nuovo gravissimo attacco che, colpendo un’istituzione fondamentale ai fini del rispetto della legalità, è un tentativo di destabilizzare la stessa vita democratica delle nostre comunità. Al procuratore generale Salvatore Di Landro e agli altri magistrati che operano in questo ufficio, rivolgiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza istituzionale e, ancor prima, umana e personale.
Giuseppe Bova
presidente Consiglio Regionale Calabria