Reggio Calabria. Circa un centinaio erano le persone che nel pomeriggio hanno partecipato al sit-in silenzioso di fronte gli uffici della Procura generale e organizzato dal coordinamento provinciale di Libera, l’associazione contro le mafie cui fanno parte ben 1500 realtà associative, per dare un segno tangibile di solidarietà alla magistratura reggina oggetto di particolari attenzioni da parte della ‘ndrangheta, arrivata a minacciare apertamente con un attentato, fortunatamente risoltosi senza danni a persone, la vita civile e democratica di una intera comunità. Al sit-in erano presenti tantissimi esponenti politici di destra e sinistra, rappresentanti del sindacato e dell’associazionismo che hanno ascoltato il messaggio del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, letto dal referente regionale dell’associazione Domenico Nasone. “Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e sostegno alla Procura di Reggio Calabria e ai giudici che vi operano, dopo l’attentato di ieri mattina, 3 gennaio, avvenuto per fortuna senza conseguenze per le persone – recita il documento di don Luigi – un impegno, quello della magistratura reggina, che con l’apporto fondamentale e generoso delle forze di polizia sta ottenendo nel segno della continuità risultati importanti e che merita tutta la nostra gratitudine e riconoscimento. Nella convinzione che il contrasto alle mafie sia però “cosa pubblica”, di tutti, ancora una volta la nostra vicinanza non vuole limitarsi a parole di circostanza, per quanto sentite, ma tradursi in fatti concreti. Nella determinazione a costruire con ancora maggiore tenacia quell’orizzonte di diritti, di opportunità, di lavoro e di giustizia sociale senza il quale le organizzazioni criminali continueranno a essere una minaccia per la nostra democrazia”.
dgr