Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha promulgato il nuovo testo di legge sull’ “Attività estrattiva nel territorio della Regione Calabria, così come modificato dal Consiglio regionale all’art. 2, comma tre, lettera “c”, oggetto dell’impugnativa da parte del Governo, assunta nella riunione del Consiglio dei Ministri del diciassette dicembre scorso. La nuova legge entra, quindi, ormai definitivamente in vigore. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Sulla. “Con tale normativa – dice Sulla – la Regione si dota finalmente di uno strumento efficiente per il governo del territorio affidando alla pianificazione ogni attività di ricerca e coltivazione delle sostanze minerali di miniera e di cava, non tralasciando neanche le attività di estrazione di inerti negli alvei fluviali, nei terrazzi alluvionali e nelle aree di espansione e di pertinenza dei corsi d’acqua”.
Per perseguire lo sfruttamento dei giacimenti, secondo un piano organico di attività, si garantirà che l’estrazione e l’impiego delle risorse minerarie regionali avvengano nel quadro della compatibilità con la salvaguardia dell’ambiente, nonché che l’estrazione e l’impiego delle risorse minerarie regionali avvengano nel quadro delle compatibilità con la salvaguardia dell’ambiente e senza trascurare la sicurezza e l’integrità fisica dei lavoratori, così come la salubrità e l’igiene delle aree impattate. Il Dipartimento alle Attività produttive si gioverà dell’ausilio di un Osservatorio Regionale delle Attività Estrattive (ORAE), con funzioni consultive e di supporto da esplicitarsi anche attraverso la gestione di un Sistema Informativo delle Attività Estrattive (SITRAE) che raccoglie le informazioni e i dati dei procedimenti relativi al Dipartimento stesso ed agli Enti decentrati, Comuni e Province. Strumento base di programmazione sarà il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) che assume efficacia giuridica di piano di settore e valore sovraordinatorio sulla pianificazione urbanistica locale. Con l’istituzione di un canone per l’esercizio dell’attività di cava, saranno reperiti fondi per la realizzazione di opere ed interventi infrastrutturali di tutela e/o recupero ambientale. Attraverso l’adozione di un Regolamento di attuazione, la cui redazione è in fase di avvio, il Dipartimento si accinge a definire le procedure inerenti il rilascio di permessi, autorizzazioni e concessioni, nonché le attribuzioni di competenze in ambito Regionale e locale.
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