Taurianova. I carabinieri della Compagnia di Taurianova, all’alba di oggi, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palmi, arrestando cinque persone ritenute responsabili in concorso del reato di resistenza aggravata a pubblico ufficiale. Gli arrestati, tutti cittadini di Anoia, un comune di poco più di 2000 abitanti a pochi chilometri da Rosarno e Gioia Tauro, sono:
- FRANCESCO AMATO, commerciante ventisettenne;
- DAMIANO PORRETTA, trentasettenne bracciante agricolo con precedenti di polizia;
- AURELIO IERACI, macellaio trentenne;
- LUCA SURACE, operaio trentatreenne;
- DOMENICO IERACI, impiegato comunale di cinquantasette anni.
I cinque destinatari dell’ordinanza emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi, nella notte di Capodanno, pochi istanti dopo la mezzanotte, assieme ad un folto gruppo di circa un’ottantina di cittadini di Anoia, si erano scagliati contro i Carabinieri della Stazione di Cinquefrondi e della Compagnia di Taurianova, diretta dal capitano Raffaele Rivola, che stavano procedendo all’arresto di Raffaele Surace, ventottenne di Anoia disoccupato con precedenti penali e Giuseppe Ieraci, macellaio di Anoia, anch’egli noto alle Forze dell’Ordine. I due giovani erano stati fermati dopo uno spettacolare inseguimento in auto per le vie del centro cittadino – svoltosi proprio allo scoccare della mezzanotte, tra i cittadini intenti a festeggiare – al termine del quale Giuseppe Ieraci si era lanciato dall’autovettura in corsa impugnando un pericoloso fucile a pompa calibro 12 Mossberg “Maverick”, con delle cartucce calibro 12 caricate a pallettoni, mentre Raffaele Surace si era dato anch’egli alla fuga a piedi. I militari, tuttavia, li avevano raggiunti e bloccati.
E’ stato però al momento di eseguire l’arresto che circa ottanta cittadini di Anoia, tra cui, davanti a tutti, gli odierni arrestati, hanno accerchiato i militari, cercando di sottrarre i due giovani alla cattura. Dapprima la folla ha cercato di impedire ai carabinieri di aprire le portiere delle autovetture per farvi salire i due poi, quando sono giunti altri militari in rinforzo, hanno cercato di strattonarli per agevolare la fuga dei fermati. Da ultimo, quando ormai Raffaele Surace e Giuseppe Ieraci erano a bordo delle auto dei carabinieri, hanno cercato di agevolarne la fuga tentando di aprire gli sportelli.
I militari, che nella circostanza hanno dovuto richiedere rinforzi al Comando Compagnia di Taurianova, non hanno potuto procedere all’immediato arresto dei più facinorosi proprio a causa della presenza della folla, ma le successive indagini hanno consentito l’identificazione e la ricostruzione del comportamento di ciascuno dei cinque arrestati. La Procura della Repubblica di Palmi ed il GIP hanno imputato agli indagati anche l’aggravante dell’aver commesso il fatto nell’ambito di un gruppo di più di dieci persone, tenendo conto del fattivo apporto che le folla dei cittadini accorsi sul posto ha dato alla loro condotta criminale. Ciò significa, se dovessero essere condannati, una pena dai 3 ai 15 anni.
Con questa operazione, come hanno sottolineato questa mattina il Procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo e il comandante provinciale dell’Arma colonnello Pasquale Angelosanto, magistratura e forze dell’ordine hanno in brevissimo tempo assicurato alla giustizia soggetti responsabili di un episodio molto grave perché caratterizzato da un diffuso spirito di avversione alla legalità e di contrasto all’applicazione della legge.