Reggio Calabria. “Madre Terra” saluta Reggio Calabria e, con la sua disarmante dolcezza, incanta gli studenti della scuola “Collodi” regalandogli quel forte ma tenero abbraccio materno. Prima di lasciare l’area dello Stretto, gli incantevoli scatti delle firme più prestigiose di National Geographic, hanno donato ancora una volta, tante emozioni agli studenti di un noto istituto reggino protagonista questa mattina, dell’ultima visita guidata organizzata dall’Amministratore unico della Bluocean srl Francesco Scarpino. La mostra fotografica all’aperto “Madre Terra” allestita lo scorso 8 dicembre sull’area pedonale del Corso Garibaldi, ideata e prodotta dalla società Bluocean srl con la partnership esclusiva di National Geographic Society, il patrocinio del Comune di Reggio Calabria e la partecipazione di Intesa San Paolo Private Banking, Mucciola, Contract International, ha coinvolto in questo “viaggio” alla scoperta delle bellezze del nostro pianeta, sino ad oggi, molte scolaresche del territorio e non, “perché – spiega Scarpino – è importante che soprattutto, i nostri giovani, conoscano la realtà della nostra terra, le sue bellezze, i suoi habitat ancora non contaminati, la violenza e il candore della natura e a volte, l’incuranza umana”. Il mix di colori, le sfumature, i paesaggi naturali, le comunità, gli sguardi dei bambini e le specie di animali in via d’estinzione, immortalati negli 80 scatti fotografici dei photo-reporter di National Geographic, hanno catalizzato l’attenzione dei 50 studenti reggini delle classi V A, B e D catapultati per qualche ora, tra il fascino e le bellezze del nostro pianeta Terra. Per tutto il percorso alla scoperta dei cinque Continenti e dei Poli, gli studenti della scuola “Collodi”, diretta dal dirigente scolastico Maria Stella Spezzano, in un confronto diretto con l’amministratore unico della Bluocean, che ha guidato il percorso della mostra, hanno approfondito le tecniche fotografiche adottate dai talenti di National e i motivi che hanno spinto le più famose firme della fotografia ad andare in posti tanto lontani geograficamente dalla nostra realtà quotidiana, ma vicini a noi, per storia e cultura. Gli studenti, accompagnati dalle docenti Caterina Panzera, Rita Muncò e Maria Varacalli, hanno seguito minuziosamente il percorso fotografico e, molte delle loro domande sono state incentrate sull’allestimento espositivo e la scelta delle fotografie esposte. “E’ la prima volta che vedo una mostra fotografica all’aperto – afferma entusiasta il piccolo Davide, alunno della V D – e anche se tutte le foto sono belle e particolari, io preferisco quelle degli animali perché sono gli esseri più puri di questo mondo”. Ma molti bambini preferiscono gli scatti dove si alternano giochi di luce e colori come più volte, ribadiscono gli studenti Antonio e Maurizio della V B, affascinati “dai colori di un tramonto, dalle distese verdi, o dal paesaggio sulla costa Nord dell’isola Pianosa, un luogo in cui ci piacerebbe andare a passare le vacanze”. E c’è anche chi vorrebbe vedere “una balena, un lupo o un canguro almeno per una volta, e fargli una fotografia da regalare ai compagni di scuola o ai genitori” – dicono Monir e Gianluca della V D – e ancora, vedere le distesa di ulivi nella campagna di Torchiardo a Brindisi, “senza doversi spostare troppo da casa, perché – spiega Francesco – io ho un fratello più piccolo e, non posso lasciarlo da solo a giocare”. Ad accompagnare gli studenti in questo “inedito” viaggio, anche l’assessore comunale al Turismo e Spettacolo Enzo Sidari, entusiasta della mostra Madre Terra che, giunta oggi al suo termine, ha attirato in questi 40 giorni grandi e bambini che hanno apprezzato un evento di livello internazionale capace di raccontare attraverso un percorso ben costruito, la storia e la realtà quotidiana del nostro pianeta, immortala con inediti scatti fotografici, attimi fuggenti di luoghi naturali da amare e rispettare con rinnovata dedizione”. Quel volto puro e materno di “Madre Terra” lascia in riva allo Stretto un importante messaggio, recepito da tutti i bambini e non solo : “solo chi ha rispetto della natura e la sa amare incondizionatamente, è davvero un essere unico e speciale, così come è il nostro pianeta”.
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