Chiusura ex Enpas. Tripodi: “Struttura necessaria per il territorio”

Pasquale Maria Tripodi

“E’ di questi giorni, nuovamente, la notizia dell’imminente chiusura della Struttura polispecialistica n. 5 ex Enpas, di cui in passato mi ero già occupato, presentando in Consiglio Regionale una interrogazione con risposta scritta, all’Assessore alla Sanità, di cui a tutt’oggi non ho avuto risposta”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Pasquale Tripodi (Udc Svp e autonomie) che aggiunge: “Se ciò risponde al vero, e stento ancora a credere, ribadisco che alla chiusura di una struttura sanitaria, solitamente si arriva quando questa è superflua oppure inutile. Ora, si dà il caso che la Struttura polispecialistica n. 5 ex Enpas, non sia né l’uno né l’altro perché svolge una funzione medico-sanitaria da decenni, in una zona, quale il centro storico, carente di presidi medici, e non inutile poiché vi ricorrono, giornalmente, centinaia di persone, trovandosi le altre due strutture sanitarie a distanze ragguardevoli, una al Polo Sud (zona industriale vicino alle Omega), l’altra Polo Nord (in Via Willermin a poca distanza dagli Ospedali Riuniti)”. “Orbene – prosegue Tripodi – il concetto di strutture territoriali sanitarie nasce dall’esigenza di garantire ai cittadini di poter avere accesso ad un servizio sanitario in un luogo facilmente raggiungibile; invece, come in questo caso, la chiusura provocherà un grave disagio soprattutto alla popolazione anziana che per visite ambulatoriali, ma anche per i prelievi, si vedrà costretta a recarsi, ai due Poli sopraccitati, già affollatissimi, quindi oltre la distanza sopportare lunghe ed estenuanti file. Le motivazioni adottate dall’Asp 5, di riduzione dei costi – stigmatizza Tripodi – non possono sicuramente essere accettate da nessuno, anche a fronte degli ultimi dati che emergono dal Rapporto FIASO (Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere) sul Governo del Territorio delle Aziende Sanitarie, dove si evince che una maggiore attenzione alla salute dei cittadini ed un risparmio di risorse notevole, con una riduzione dei ricoveri ospedalieri, che può arrivare al 50%, è quello che si ottiene a fronte di un buon servizio di assistenza sanitaria territoriale”. “Il mio auspicio, pertanto – conclude Tripodi – è che non venga mai attuata la decisione di chiudere la Struttura Sanitaria n. 5 ex Enpas e che vengano considerati i grossi disagi a cui verrebbe sottoposta una larga fascia di cittadini, ad esempio con problemi deambulatori”.

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