Truffa, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico e danneggiamento. Con queste accuse ieri gli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, diretta dal capitano Stefano Di Paolo, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un ispettore presso l’Ufficio provinciale del Lavoro di Vibo Valentia. La vicenda prende le mosse nel mese di ottobre quando l’auto della dirigente dell’ufficio viene danneggiata con una chiave. Un gesto grave che pare non avere nessun colpevole. Ma i militari della Stazione di Vibo Valentia capiscono subito che il movente è da ricondurre alla sfera lavorativa, qualcosa che è successo tra le mura degli uffici ed ha portato a dare una lezione alla dirigente. E così i Carabinieri, con discrezione, avviano una serie di indagini ed appostamenti nei pressi dell’Ufficio del Lavoro per verificare se c’è qualcosa di anomalo. Non passa molto ed i militari si accorgono di lui. L’uomo, apparentemente un impiegato modello che arriva sempre tra i primi a lavoro, viene però notato anche per le uscite immediatamente successive all’operazione di timbro del proprio badge magnetico e non per andare a svolgere le proprie mansioni ispettive. Alcuni servizi di osservazione, svolti senza far sospettare nulla al funzionario ed in cui i Carabinieri si sono mimetizzati tra la folla dell’ora di punta, evidenziano tutti la stessa cosa. L’uomo entra in ufficio prima delle 8, timbra, si trattiene alcuni minuti e poi va tranquillamente a spasso per il centro di Vibo Valentia. Addirittura i Carabinieri documentano come in un’occasione si rechi in una nota pasticceria della zona e, dopo aver comprato un vassoio di dolci, vada tranquillamente a casa. Oppure, uscito dall’ufficio, si rechi tranquillamente a fare la spesa al supermercato. Una serie di prove inconfutabili che hanno portato ieri i Carabinieri della stazione di Vibo Valentia ad intervenire, quando lo hanno sorpreso nuovamente, dopo aver timbrato il proprio ingresso, uscire dall’ufficio e farsi la solita passeggiata per le vie cittadine. Al suo rientro, avvenuto dopo le 9 del mattino, l’uomo ha però trovato ad attenderlo gli uomini della Benemerita che lo hanno accompagnato in caserma per verificare la propria posizione. Non è stato difficile per i Carabinieri verificare come tutte le sue uscite mattutine fossero state tutt’altro che autorizzate e che, quindi, non avesse mai provveduto a riportarle sul proprio badge. Semplicemente il funzionario si assentava dal proprio ufficio confidando che nessuno avrebbe mai effettuato un controllo. Purtroppo per lui non aveva tenuto conto degli uomini della stazione Carabinieri di Vibo Valentia. Giunto in caserma si è avuto un nuovo colpo di scena, in quanto i militari dell’Arma sono riusciti a rintracciare un testimone che, il giorno del danneggiamento, mediante una telecamera di sicurezza, aveva visto proprio l’ispettore del lavoro danneggiare l’auto del proprio dirigente, probabilmente a seguito dei vari dissidi che i due avevano da tempo per questioni di lavoro. Un quadro accusatorio forte e concordante che ha portato i Carabinieri a dichiarare in arresto l’uomo che, dopo gli atti di rito, è stato trasferito ai domiciliari in attesa delle decisioni del giudice. Un’attività, quella conclusa dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, di importanza capitale perché, non solo interessa un fenomeno purtroppo diffuso quale è quello dell’assenteismo, ma perché riguarda un funzionario preposto proprio a verificare il rispetto delle normative sul lavoro, compresa quella sugli orari.
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